Cosa vuol dire essere accoglienti? Come si concretizza l’accoglienza? Perché la capacità di essere accogliente è uno dei fondamenti che sostanzia e rende vitale una comunità, come molti hanno sperimentando in queste ultime settimane aprendo le braccia ai profughi in arrivo dall’Ucraina?

Sono domande di attualità stringente, che interrogano, fanno discutere e mettono in discussione. Le risposte che siamo in grado di dare definiscono anche il modello di società che vogliamo, il tipo di comunità che desideriamo promuovere: parte da questa convinzione il Cnca – Coordinamento nazionale comunità di accoglienza del Trentino – Alto Adige/Suedtirol per promuovere, per l’ottava volta, una settimana di confronti, di analisi, di iniziative, di azioni, di buone pratiche. La Settimana dell’accoglienza, dal 24 settembre al 3 ottobre 2022, cercherà di coinvolgere e contaminare la comunità regionale attorno al significato della parola accoglienza, ampliandone la conoscenza e attivando coscienze ed azioni.

L’ottava edizione della Settimana, dal titolo “Essere comunità: tutti i colori dell’accoglienza”, è stata presentata questa mattina a Trento al Polo culturale Vigilianum.

“La guerra in Ucraina e l’arrivo di migliaia di profughi ha rimesso in gioco l’esigenza di un sistema funzionale di accoglienza che aiuti e supporti una generosa e grande mobilitazione spontanea della società civile”, ha sottolineato Claudio Bassetti, presidente del Cnca  del Trentino Alto Adige, spiegando la necessità di “cogliere questo momento di generosità delle nostre comunità per accompagnarle in un processo di consapevolezza che riconosca in ogni persona che bussa alla nostra porta la comune appartenenza alla stessa famiglia umana”. Una necessità, ha rimarcato, dettata “da una distorta visione dell’accoglienza, che costruisce distinguo inaccettabili, che classificano, fanno categorie, marcano differenze fra profughi veri e altri definiti finti, fra guerre vere e altre definite inesistenti perché non conosciute, fra situazioni tutte altamente drammatiche”. La Settimana si propone di superare queste visioni attraverso il confronto ed il dialogo, per arrivare a costruire una cultura dell’accoglienza che non lascia indietro nessuno e guarda non solo a chi arriva da lontano, ma anche alle tante situazioni di fragilità che abitano i nostri territori. E chi meglio delle tante realtà che si riconoscono nel Cnca sa leggere e può riconoscere queste fragilità? Situazione, ha ricordato Bassetti, “enfatizzate dalla pandemia”: “Pensiamo ai giovani, costretti a interrompere le relazioni e, oggi, angosciati dalle notizie di guerra che li investono quotidianamente”.

L’ottava edizione della Settimana dell’accoglienza coincide con il quarantennale del Cnca nazionale (alla cui fondazione contribuì il prete trentino don Dante Clauser) e sarà uno degli eventi territoriali promossi in tutt’Italia per celebrare l’anniversario.

Nonostante il bilancio molto contenuto, sostenuto solo dalla Fondazione Trentina per il volontariato sociale – “Crediamo fortemente nel valore dell’accoglienza e perciò ci siamo anche quest’anno”, ha detto la presidente Donatella Turrina -, la Settimana  dell’accoglienza nella passata edizione, segnata ancora dalla pandemia, ha messo in moto più di centosessanta organizzazioni, fra istituzioni pubbliche e private, realtà associative e cooperative, movimenti e gruppi, che hanno organizzato e promosso 49 eventi di una giornata distribuiti sull’intero territorio regionale. E quest’anno, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, non sarà da meno.

Tutti coloro i quali hanno interesse, motivazione, desiderio di esserci, di partecipare attivamente, di fornire il proprio contributo, attraverso la promozione di eventi, spettacoli, dibattiti, incontri, manifestazioni, produzioni varie possono prendere contatto con la  segreteria del Cnca Trentino Alto Adige: segreteria.taa@cnca.it.