Sedicenti avvocati e falsi carabinieri chiedono beni o denaro, occhio alle truffe agli anziani

I Carabinieri di Trento e l’Ordine degli Avvocati trentini mettono in guardia rispetto ad alcune truffe a danno di donne anziane portate a termine sempre con lo stesso modus operandi che si sono verificate nei giorni scorsi in Val di Non e nelle Giudicarie.

Le vittime, infatti, dapprima sono state contattate telefonicamente da una sedicente avvocata, che le raggirava dicendo loro che i rispettivi figli erano stati arrestati e che per ottenerne il rilascio sarebbe stato necessario provvedere subito al pagamento di una cauzione, dopodiché sono state raggiunte a casa da un finto Carabiniere, che si è fatto consegnare denaro e/o oggetti preziosi.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Trento tengono a precisare che nessun appartenente alle Forze dell’Ordine può recarsi a casa dei cittadini per riscuotere -a qualsiasi titolo- somme di denaro e che il nostro ordinamento giuridico non consente alle persone arrestate di essere rilasciate dietro pagamento di una cauzione, inoltre invitano i cittadini a diffidare di chiunque avanzi richieste di denaro e a segnalare immediatamente analoghi tentativi di raggiro al Numero Unico di Emergenza 112 o mettendosi in diretto contatto (anche recandovi direttamente) con la più vicina Stazione dei Carabinieri.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, inoltre,  persona del Presidente, che conferma anch’esso e insiste sul fatto che non esiste nel nostro ordinamento l’istituto della cauzione, invita la cittadinanza a diffidare da sedicenti legali che, senza fornire documentazione anche a conferma del mandato conferito, dichiarino che solo corrispondendo determinati importi sarà possibile procurare il rilascio del parente.

“Il nostro desiderio è quello di aiutare più possibile la popolazione a difendersi da queste condotte truffaldine e vigliacche, definibili tali perché rivolte a categorie deboli e a persone della terza età. Molte di queste situazioni vengono intercettate e gli autori portati a giustizia dopo le indagini del caso (ultima di qualche giorno, quella di un campano con precedenti specifici che stipulava assicurazioni false in Valsugana, denunciato dopo aver truffato ignari “clienti”), ma poi è quasi sempre impossibile poter comunque veder restituito il maltolto alle vittime”, spiega il Col. Matteo Ederle, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Trento, ricordando la presenza di sedi dei Carabinieri aperte su tutto il territorio provinciale, in alcuni casi h24, con relativi recapiti telefonici: “Il nostro invito è venirci a trovare o chiamarci, per segnalare – prima che sia troppo tardi – ogni possibile approccio che appaia ambiguo e sospetto da parte di sedicenti tecnici, poliziotti, postini, assicuratori, etc. in particolare quando chiedono beni e documenti o/e di entrare in casa”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina