Esproprio sede di Aci, trovato l’accordo per l’indennizzo

Settimane di trattative e ora si è giunti a un accordo che permetterà ad Aci Trento (Automobile Club Trento) di costruire un nuovo complesso immobiliare dopo l’esproprio per il progetto della circonvallazione ferroviaria di Trento.

Molti gli attori coinvolti nella trattativa, compresi Comune e amministrazione provinciale, che alla fine ha dato i suoi frutti: Automobile Club Trento e Italferr spa hanno trovato un’intesa in merito all’esproprio del complesso immobiliare di proprietà dell’Aci trentino, che sarà ceduto alle Ferrovie dello Stato senza che sia necessario esperire una procedura di esproprio forzosa.

Il progetto di alta capacità ferroviaria, che interesserà anche il capoluogo trentino, prevede infatti, come noto, l’acquisizione di alcune aree.

Tra queste ci sono anche gli immobili di via Brennero dove ha sede la complessa realtà Aci, composta a est da Automobile Club provinciale, proprietario del compendio, da Pubblico Registro Automobilistico, da Direzione compartimentale ACI e da Sara Assicurazioni, e a ovest, verso l’attuale ferrovia, dal nuovo edificio, non ancora formalmente inaugurato, dove trovano spazio Trentino Mobilità, l’autoscuola ACI Ready2go Manini, gli archivi, i cortili e le sale per incontri e riunioni, per un totale di circa 2.600 metri quadrati, per lo più collocati al piano terra.

Nonostante la pubblica utilità dell’opera debba ad oggi ancora essere dichiarata, l’Automobile Club Trento si è mosso fin da subito e con discrezione per ottenere un adeguato ristoro al cambiamento che gli viene chiesto dopo anni di attività in via Brennero.

Il terreno su cui è stato costruito il nuovo edificio negli ultimi quattro anni, tra l’altro, era stato ceduto proprio da Rfi. “Accettare di spostarci da un’altra parte dopo gli sforzi fatti per costruire un’unica realtà a servizio dell’automobilista – dichiara Fiorenzo Dalmeri, presidente dell’Automobile Club Trento – è stata una decisione sofferta, ma necessaria. Abbiamo agito nell’esclusivo interesse della collettività, tenendo ben presente gli scopi statutari dell’Automobile Club, Ente pubblico portatore di interessi diffusi anche in tema di mobilità”.

“Crediamo fortemente – aggiunge Dalmeri – nell’opportunità di spostare il trasporto delle merci su rotaia, per snellire il traffico nel suo complesso, con inevitabili vantaggi per tutti, compresi gli automobilisti”.

Resta un nodo da sciogliere, cioè quale sarà la nuova sede di Aci di Trento e dove sarà situata. “Abbiamo avviato da mesi vari tavoli di confronto – prosegue Dalmeri – ma la situazione è critica: al momento a Trento non ci sono spazi idonei alle nostre esigenze, per cui stiamo pensando di creare una nuova ‘cittadella’ per gli utenti della strada”.

Questo comporta comunque trovare una sistemazione provvisoria, in attesa del trasferimento definitivo: “Stiamo cercando una soluzione assieme alle Amministrazioni territoriali, su tutte Comune e Provincia Autonoma, affinché ci mettano a disposizione degli spazi idonei ed adeguati”, conclude Dalmeri.

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