UniTrento sede del “Think Tank” europeo 2022 dell’innovazione

R&D Management Conference, la conferenza europea più importante del settore innovazione che per la prima volta si tiene a Trento. 11 luglio 2022, Palazzo Prodi (via Tommaso Gar 14) ospitata dall’Università di Trento. Al tavolo dal sinistra Paavo Ritala, Flavio Bazzana, Flavio Deflorian, Alberto Nucciarelli, Andrea Pittaluga. Il saluto di Alberto Nucciarelli

Rinnovare sistemi obsoleti, introdurre modi nuovi di fare le cose, pensare fuori dagli schemi, modificare lo status quo per migliorare la vita di tutti: è questo il senso dell’“innovazione”. Un termine che ormai viene richiamato nei piani strategici e nei programmi di sviluppo di aziende e istituzioni pubbliche. Ma cosa vuol dire, in concreto, fare innovazione? E come si fa a calare questo concetto in buone pratiche, al di là degli slogan?

È quello che ha provato a delineare la R&D Management Conference, la conferenza europea più importante del settore innovazione che per la prima volta si è tenuta a Trento. Sono oltre 450 i partecipanti all’edizione che si è tenuta a Palazzo Prodi ospitata dall’Università di Trento. La conferenza è stata promossa dall’Ateneo trentino in collaborazione con Radma, fondazione britannica che gestisce il format della Conferenza e sponsorizza una delle riviste scientifiche di maggior impatto nel settore, l’R&D Management.

Questo appuntamento internazionale ogni anno chiama a raccolta chi ha interesse nell’innovazione in un’ottica davvero trasversale. “Sì, perché l’innovazione è trasversale, come lo è questa conferenza. Non riguarda solamente chi si occupa di economia e gestione aziendale, di informatica, di ingegneria e biotecnologie. Anche le discipline umanistiche, il diritto e la sociologia presentano ambiti di ricerca in grado di incidere profondamente sulle nostre vite e di spiegarne le implicazioni” spiega Alberto Nucciarelli, docente al Dipartimento di Economia e Management UniTrento e responsabile scientifico dell’edizione trentina della conferenza.

La scelta di far svolgere la conferenza sull’innovazione a Trento non è casuale “La città e in generale il territorio anche grazie alla presenza e alla spinta propulsiva dell’Ateneo trentino si sono costruiti oltre i confini nazionali una reputazione di comunità all’avanguardia, attente alle opportunità che si aprono grazie allo sviluppo tecnologico. Tutto questo senza dimenticare di mettere al centro la sostenibilità e il miglioramento della qualità della vita delle persone. È lo stesso approccio che abbiamo voluto proporre anche nella conferenza R&D che in questa edizione trentina sarà dedicata proprio all’innovazione al servizio delle persone e dei territori”.

 

R&D Management Conference, la conferenza europea più importante del settore innovazione che per la prima volta si tiene a Trento. 11 luglio 2022, Palazzo Prodi (via Tommaso Gar 14) ospitata dall’Università di Trento.
Al tavolo dal sinistra Paavo Ritala, Flavio Bazzana, Flavio Deflorian, Alberto Nucciarelli, Andrea Pittaluga.
Il saluto di Alberto Nucciarelli

 

Sullo sfondo rimangono le grandi questioni, da declinare, attraverso il confronto e il dialogo, in proposte da attuare anche su scala regionale: riscaldamento del pianeta, disuguaglianza nell’accesso alle risorse e nei diritti delle persone; ripresa dalla pandemia; gestione di uno sviluppo tecnologico sempre più pervasivo. L’attenzione della conferenza sarà su come declinare l’idea di innovazione in tutto ciò che riguarda la vita di cittadini e cittadine: “Fare innovazione per le persone significa migliorare la vita di tutti. Ma non solo. Vuol dire anche creare i presupposti perché tutti possano scegliere di essere sostenibili senza troppi sacrifici, senza spendere di più- prosegue Nucciarelli. In questo senso, la comunità scientifica, insieme alle istituzioni e alle imprese, deve lavorare su alcune direzioni precise: garantire sicurezza, promuovere l’informazione, lavorare sulla convenienza delle scelte sostenibili, anticipare e gestire le implicazioni della transizione tecnologica, tenere a mente l’obiettivo di un miglioramento della vita significativo e per tutti, preservare l’ambiente dall’impatto delle scelte economiche e sociali. In definitiva, collaborare per consegnare un pianeta e una società migliore alle prossime generazioni”.

Dopo un fine settimana dedicato alle attività rivolte a dottorandi e dottorande da tutto il mondo, la conferenza è entrata nel vivo con l’avvio delle tre sessioni plenarie a Palazzo Prodi. La prima sessione plenaria è stata dedicata all’innovazione per le persone con un focus sul settore biomedico in cui è discusso dello sviluppo di vaccini e farmaci. Si è parlato anche di alimentazione del futuro concentrandosi su come garantire un equo accesso alle risorse alimentari, come ridurre l’impatto della produzione di cibo sull’ambiente e come trovare modi nuovi di nutrirsi, ad esempio attraverso alimenti sostitutivi come la carne creata in laboratorio.

La seconda sessione si è occupata invece di innovazione per i territori. I temi affrontati hanno riguardato lo sviluppo territoriale, l’impatto degli investimenti economici sull’ambiente e le ricadute per le comunità. Si  parlato di digitalizzazione, leadership sul territorio, impatto della transizione tecnologica sui territori, di sviluppo di cluster di innovazione, di educazione ma anche di rispetto dell’inclusione e della diversità nei processi di Innovazione. In questa sessione sono intervenuti alcuni massimi esperti di “entrepreneurship” e “regional economics” a livello internazionale.

La mobilità sostenibile è stato il tema portante dell’ultima plenaria, che porterà al centro la relazione tra le persone e i territori. Questa sessione, la più orientata al dialogo con il mondo imprenditoriale, ha visto la comunità accademica e scientifica a confronto con i rappresentanti di alcune grandi realtà produttive del territorio, che presentano casi di studio e hanno posto spunti di riflessione. Erano presenti Alperia, Autostrada del Brennero Spa, Gruppo Dolomiti Energia e Cassa centrale Raiffaisen.

Hanno completato il programma di R&D Conference le sessioni parallele, pensate per approfondire le tematiche proposte attraverso la presentazione di progetti e la discussione su tavoli specifici
di ricerca. Quattro le macroaree proposte: Platforms and ecosystems; Innovation and digital transformation; People and territories; Entrepreneurship and SMEs (Small and medium-sized enterprises). Ad esse sono dedicati i 420 lavori di ricerca organizzati in 38 linee di discussione.

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