Ricomincia la scuola, ma mancano insegnanti. L’allarme della Cgil

Foto Facebook Cgil del Trentino

Manca davvero poco alla ripresa della scuola, con un nuovo anno scolastico che finalmente sembra poter cominciare senza le preoccupazioni e le limitazioni dovute al Covid-19 degli ultimi due anni. A far pensare, come denuncia la Cgil del Trentino, è però il riproporsi di problemi strutturali, come la mancanza di insegnanti. “Lunedì si torna in classe. Anche quest’anno però la scuola trentina si trova a corto di insegnanti“, scrive infatti il sindacato, spiegando che nello scorso mese di giugno si sono liberate, a seguito dei pensionamenti, 548 cattedre ma poco più della metà è stata coperta con assunzioni a tempo indeterminato. Il resto è stato affidato, o verrà affidato nei prossimi giorni, con i contratti a termine.

Guardando i dati nel dettaglio, “la condizione peggiore riguarda la scuola secondaria di primo e secondo grado, medie e superiori: è stato assegnato appena il 40% delle cattedre libere. Ne restano vuote 255″, prosegue la nota della Flc Cgil trentina, che descrive la situazione come “il frutto di una serie di errori legati a scarsa programmazione, assenza di visione e insufficienti investimenti. Dal concorso che ha accumulato ritardi su ritardi, alla scelta di prevedere un numero di posti totalmente insufficiente a rimpiazzare i pensionamenti”.

“E quello dei docenti è solo la punta dell’iceberg. Se ne parla poco ma a scuola mancano assistenti educatori, personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Tutte figure senza le quali la scuola non funziona o funziona molto male. I concorsi si promettono e non si fanno perché il Dipartimento Istruzione è ridotto all’osso e non si investe a sufficienza per metterlo in condizione di lavorare”, conclude il sindacato, che chiede all’amministrazione provinciale fatti concreti: “Basta promesse e impegni a parole!”.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina