Poplar è ormai da anni sinonimo di aggregazione e di successo ma quest’anno ha dato o meglio i 150 volontari hanno dato il meglio di loro. Sono state ben quattro le serate organizzate che hanno avuto come cornice il Doss e a cui hanno partecipato migliaia di persone infatti ben tre delle quattro serate hanno fatto registrare il tutto esaurito.

Gli artisti che si sono susseguiti sul palco sono stati molteplici dal giovane trentino Filippo Lapiana, in arte Dasplan, al duo Psicologi per poi proseguire con il gruppo musicale francese La Femme e il rapper Massimo Pericolo, pseudonimo di Alessandro Vanetti. La serata conclusiva ha visto sul palco il cantautore Cosmo e il gran finale è stato affidato a al gruppo formatosi a Trento nel 2004 i Pop X. 

L’intero festival è stato organizzato da studenti universitari ed è stato stato possibile grazie al grande contributo dei tanti volontari che si sono prodigati per la realizzazione di tutto il festival, sia nelle quattro serate, da giovedì 15 a domenica 18, sia durante il Poplar Cult a Piedicastello. 

Anche il programma Cult è stato molto fitto di incontri su diversi temi e con relatori di calibro nazionale e l’affluenza è stata anche in questo caso molto consistente. 

Sin dal primo pomeriggio di giovedì 15 settembre, nella Piazza di Piedicastello, è stato possibile partecipare ad attività culturali e passeggiare tra i tanti gazebo e stand delle realtà associative universitarie e del terzo settore presenti sul territorio.

L’intero Poplar Festival ormai da anni si propone di mettere a confronto generazioni diverse e di far dialogare studenti e cittadini sulle stesse tematiche formando così uno scambio reciproco e di alto valore. Uno degli obiettivi del festival è che il pubblico, dopo aver partecipato agli eventi, possa aver appreso qualcosa di nuovo da una conferenza, da un dialogo scambiato con qualcuno distante in interessi o generazione, dall’aver vissuto un’esperienza di crescita personale singola e irripetibile.