Ingegneri trentini in assemblea, tra sicurezza e territorialità

“Dobbiamo vivere l’Ordine come un luogo di orgogliosa appartenenza”, ha detto la presidente degli Ingegneri trentini Silvia Di Rosa, aprendo con la sua relazione l’assemblea 2022 dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento, che si è svolta nel pomeriggio di lunedì 12 dicembre al Palarotari di Mezzocorona. Al centro del suo intervento – il primo all’assemblea annuale nella carica di presidente, che ricopre dallo scorso mese di giugno -, c’è infatti soprattutto il ruolo della rappresentanza, per una professione che in Trentino oggi conta 2867 iscritti, di cui 2753 laureati con laurea magistrale e 114 laureati triennali, oltre a 6 società di ingegneria, il 44,65% dei quali svolge attività professionale riservata, mentre il 55,35% è rappresentato da dipendenti pubblici, aziendali o operanti nel terzo settore. Le ingegnere iscritte all’Ordine sono oggi il 17,48%, mentre i colleghi maschi sono l’82,52%; infine, il 36,6% degli iscritti risiede a Trento, ed il restante 63,4% è distribuito sul resto del territorio provinciale.

E proprio sulla territorialità ha posto l’accento la presidente Di Rosa, evidenziando il rischio di una centralizzazione territoriale dell’Ordine: “È fondamentale per il nuovo Consiglio andare sul territorio per raccogliere le istanze dei colleghi, ma anche ridurre le distanze fisiche utilizzando piattaforme digitali”, ha detto, assicurando che il prossimo rinnovo del consiglio, tra 4 anni, sarà svolto con la modalità di voto telematico, “al fine di favorire la più ampia partecipazione al voto e per ovviare a criticità del passato”.

Secondo Di Rosa, il Consiglio deve essere in primo luogo al servizio degli iscritti, dando voce a tutti i settori dell’ingegneria, e operando con i principi di trasparenza ed etica: “È fondamentale mantenere viva la relazione dell’Ordine con il mondo accademico e con gli enti e le associazioni del territorio, dimostrando autorevolezza nel far sentire la nostra voce in tutti i contesti e i tavoli in cui siamo chiamati come categoria”, ha aggiunto la presidente, che ha definito “strategico” il ruolo dei giovani (“per noi sono una risorsa, con il loro punto di vista moderno”) e ha evidenziato il ruolo della Fondazione Negrelli, in particolare nell’ambito della formazione e dell’organizzazione di eventi.

Introdotto dalla moderatrice, la giornalista Maria Chiara Voci, è quindi intervenuto l’ing. Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale Autostrada del Brennero, che ha affrontato per primo il tema dell’approfondimento della giornata, ovvero la sicurezza, in particolare in ambito autostradale. “Gli incidenti stradali sono la prima causa di decessi tra i giovani”, ha spiegato Costa, “l’ingegneria deve fare qualcosa in più della sicurezza stradale, perché una vita salvata è molto più rilevante di qualsiasi bilancio aziendale. Sono orgoglioso di vedere che l’Autobrennero presenta i tassi di incidenti più bassi d’Italia”. Numeri esorbitanti quelli degli incidenti stradali, che in Europa nel 2020 hanno causato circa 19.800 decessi: “Le autostrade hanno il 5% degli incidenti, a riprova della funzionalità delle strategie di sicurezza, come il “modello Autobrennero”, che mette l’ingegneria al servizio della sicurezza, e si pone l’obiettivo “zero vittime” entro il 2050. Il futuro non sarà fare nuove strade, ma utilizzare meglio quelle che ci sono”, ha detto l’ing. Costa, riferendosi anche al recente via libera al progetto di investimenti per l‘Autostrada A22 dato dal Ministero infrastrutture e trasporti (Mit).

L’assemblea è quindi proseguita con l’approvazione del bilancio preventivo del 2023, presentato dalla tesoriera dell’Ordine, l’ing. Lorenza Tavernini, e con la consegna dei timbri ai nuovi iscritti, prima dell’intervento di Giusi Fasano, inviata del Corriere della Sera ed autrice di “Ogni giorno tre”, sul tema delle morti sul lavoro. Il titolo riprende la triste statistica dei decessi sul luogo di lavoro in Italia nel 2021: 3 al giorno: “Se fossero vittime del terrorismo farebbero molta più notizia”, riflette Fasano: “Accanto a questi dati c’è anche quello, ancora più spaventoso, dei feriti sul lavoro, in questo Paese ne abbiamo uno al minuto”. “In Italia manca la cultura del lavoro – prosegue la giornalista -, non solo nella testa degli imprenditori, ma a volte anche nelle abitudini degli stessi lavoratori. Li vedo i ragazzi arrampicati sui tetti senza un minimo di protezione. La sicurezza riguarda tutti e va pretesa sempre, come l’informazione e la formazione, basica, continua e maniacale sul tema”.

Sulla sicurezza sul lavoro anche gli interventi dell’ing. Fabrizio Mario Vinardi, direttore di Ingegneria Forense Academy: Responsabilità dei tecnici negli incidenti ed infortuni sul lavoro, che, ricordando la tragedia della Thyssen Krupp di Torino ha affrontato alcuni casi concreti; e del dott. Andrea Merler, esperto in sicurezza e autore del libro “Cronache di un viaggio nella (in)sicurezza sul lavoro”. “Nel 2022 ci siamo dati l’obiettivo di controllare maggiormente i cantieri. Per questo i dati in Trentino evidenziano un aumento dei cantieri irregolari, così come delle sanzioni, che saranno reinvestite in attività di prevenzione”. Sono state 8 le sospensioni dell’attività imprenditoriale messe in atto in Trentino finora nel 2022, mentre sono stati 7 gli infortuni mortali sul lavoro in Trentino (2 nell’edilizia, 4 nel settore agroforestale e 1 nel settore metalmeccanico). “Un dato che ci dà la tara del fatto che abbiamo fatto una grande strada, quando ho iniziato a lavorare, verso la fine degli anni ‘90, eravamo a 16-18 infortuni all’anno. La situazione quindi è migliorata, ma c’è ancora tanto da lavorare”, ha spiegato Merler, lasciando il palco del Palarotari al prof. Walter Salvatore, del Dipartimento Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa,che ha parlato di sicurezza delle infrastrutture; e all’ing. Carmelo Ferrante, Coordinatore Commissione Innovazione Ordine Ingegneri Trento, che ha affrontato il tema della Cyber Security.

Al termine dell’Assemblea, il numeroso pubblico ha quindi potuto apprezzare il particolare show formativo, organizzato dalla Fondazione Negrelli, dal titolo “Looks That Kill. Chi sta mettendo a rischio la tua vita?”, ideato dall’ing. Stefano Pancari di ROCK’N’SAFE.

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