Giornata della Pace, il 2 gennaio a Rovereto un incontro con padre Alex Zanotelli e Silvia Maraone

Nell’ambito delle iniziative legate alla 56a Giornata Mondiale della Pace, promossa da papa Francesco per il prossimo 1 gennaio, il giorno seguente, lunedì 2 gennaio alle ore 18, a Rovereto, presso la Sala Filarmonica,  si terrà un interessante incontro sul tema della Rotta balcanica, che vedrà protagonisti padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da sempre impegnato in progetti di pace e di accoglienza e con Silvia Maraone, operatrice Ipsia Acli.

La Rotta balcanica, che giunge ai confini sud-orientali dell’Unione Europea, è uno dei principali percorsi migratori per le persone che cercano di raggiungere l’Europa via terra. È però anche uno dei più pericolosi, dove si costruiscono muri e barriere in filo spinato ed è diventato teatro di sistematici abusi dei diritti umani, che talvolta sembrano passare inosservati. La Bosnia è diventata il baricentro dei flussi migratori nei Balcani in quanto Stato direttamente confinante con la Croazia, membro dell’Unione più vicino.

Respingimenti alla frontiera e ricorso alla violenza sono pratiche ampiamente riportate lungo tutta la rotta; numerose testimonianze di migranti che hanno subito violenze, come manganellate, pestaggi, utilizzo di spray al peperoncino, oppure che hanno ricevuto l’ordine di camminare scalzi per chilometri lungo il confine. La rotta più attiva rimane quella dei Balcani occidentali, dove il numero delle persone che superano il “game”, espressione utilizzata dai migranti per indicare il passaggio tra il confine bosniaco e quello croato, sono aumentati del 170%.

L’incontro è promosso dalla Diocesi di Trento, Forum Trentino per la pace, Associazione Tam Tam per Korogocho e il Centro Pace Ecologia e Diritti Umani di Rovereto. Aderiscono all’incontro: CAV Coordinamento accoglienza della Vallagarina, ANPI Rovereto-Vallagarina, C.A.V.A. Coordinamento ass. della Vallagarina per l’Africa, ACLI Destra Adige.

Durante l’incontro verrà presentata la campagna “Cambiamo rotta!”, sostenuta da un gruppo di realtà locali tra cui la Diocesi di Trento, IPSIA Trentino, ACLI, ATAS, CNCA Trentino, Movimento dei focolari, Forum Trentino per la pace e i diritti umani e Osservatorio Balcani Caucaso con l’obiettivo di supportare le attività di IPSIA – ACLI, nel campo profughi di Lipa, nei pressi della città di Bihać, in Bosnia.

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