A Cristo Re aprirà a breve un emporio solidale pensato dalle parrocchie di Trento Nord

Sta per prendere forma il progetto dell’emporio solidale portato avanti dalle parrocchie di Trento Nord con il supporto della Caritas di Trento. A metà febbraio, nella canonica di Cristo Re i volontari apriranno le porte di quest’esperimento di solidarietà.

“L’idea – spiega don Mauro Leonardelli, parroco di Cristo Re – nasce più di un anno fa dai volontari che gestivano la distribuzione dei pacchi viveri nelle nostre comunità (Cristo Re, Santi Martiri, Sant’Apollinare, Vela, Madonna della Pace e Canova), poiché si cercava un modo migliore per poter andare incontro alle persone ed alle loro difficoltà, dando loro più dignità e valorizzando la loro presenza”.

Le parrocchie di Trento Nord si sono subito messe in contatto con la Caritas diocesana. “Con loro – dice don Mauro – è iniziato un periodo di riflessione e di approfondimento di vari aspetti. Tutto questo ha portato ad individuare nell’esperienza degli empori di solidarietà la strada che poteva aiutarci a migliorare e a favorire il cammino insieme. Per questo sono stati presi i contatti con la Caritas di Verona e, partendo dalla loro esperienza, abbiamo costruito il progetto dell’emporio solidale”.

Sono tre gli spazi d’azione del progetto: ascolto, distribuzione alimentare e cultura. “L’ascolto – afferma don Mauro – è la parte più importante di tutto il progetto, che si basa su un ascolto profondo, attento e non giudicante delle varie situazioni, e soprattutto della persona”.

Dopo la prima fase di ascolto, “si cerca il percorso possibile – anche per il cibo – e lo si cerca di percorrere insieme facendosi aiutare anche da tutte le realtà del territorio oltre che dall’ente pubblico”, spiega don Mauro Leonardelli.

È dal punto di ascolto che le persone bisognose vengono inviate all’emporio, che funziona come un “negozio” anche se non lo è. All’interno dello spazio della canonica (piazza Concilio 1) non c’è scambio di denaro: ogni prodotto ha un valore espresso in punti, e ogni famiglia ha una tessera con un punteggio massimo mensile. “La famiglia – spiega don Mauro – può accedere all’emporio esclusivamente su appuntamento e fa la ‘spesa’ prendendo dagli scaffali i prodotti di cui necessita, per un totale massimo dei punti disponibili. Ogni famiglia è accompagnata da un volontario o da una volontaria che aiuta nella scelta dei prodotti, ma soprattutto a capire le necessità e cosa è meglio acquistare e in che quantità. Questo per un’educazione e crescita della famiglia stessa, oltre che per comprendere meglio le necessità del nucleo familiare in questione”.

Infine, l’emporio solidale è anche uno spazio culturale dove verranno organizzati degli incontri su cucina, educazione al risparmio e lettura del conto corrente e delle bollette. Ma non solo. Gli incontri tratteranno anche temi come il rispetto della natura, il consumo consapevole, la conoscenza di altre culture e l’attualità globale.

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