L’orsa JJ4 è al Casteller: la cronaca della cattura

Durante la conferenza stampa che si è svolta nella mattinata di oggi, il dirigente generale di dipartimento Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento Raffaele De Col ha raccontato le fasi della cattura dell’orsa JJ4.

L’orsa, particolarmente aggressiva, si trovava assieme ai suoi tre cuccioli, all’interno di un’area in prossimità della Val Meledrio, sul lato destro del torrente Noce, ha spiegato De Col: “Vista la presenza dei tre cuccioli non possiamo dare la localizzazione precisa, per evitare che si generi un fenomeno di turismo alla ricerca di orsi piccoli”. Negli ultimi giorni, nella zona, sono state installate due trappole tubo, accompagnate da diverse foto trappole distribuite nell’area. “L’orsa, molto aggressiva al solo sentire il contatto con l’uomo, è riuscita a distruggere le foto trappole e anche i cartelli che avevamo messo vicino alle stesse. È un animale che ha manifestato grande aggressività anche nella fase di ricerca, e questo ha preoccupato non poco le squadre dei forestali”.

JJ4 si è più volte avvicinata alle trappole tubo, attirata dalla presenza di frutta che faceva leva sulla sua golosità. “Poi stranamente avevamo perso le tracce, ma questo faceva parte della mobilità che JJ4 aveva su quell’area. Dopo l’avvicinamento al tubo, e avuta la conferma dell’interesse dell’orsa nei confronti del cibo, questa notte, verso le ore 23, la trappola è scattata, intrappolando l’orsa con due cuccioloni”, ha raccontato De Col: “Immediatamente è intervenuta la squadra cattura, composta da specialisti di altissima professionalità, con due veterinari, che hanno provveduto a sedare l’orsa sul posto. La trappola tubo è poi stata riaperta, i due cuccioloni si sono allontanati, mentre il terzo si era già allontanato da solo, e quindi abbiamo provveduto al trasporto dell’orsa al Casteller“.

Nel parco faunistico cittadino l’orsa è arrivata alle 2 di notte. “Era già sveglia e l’abbiamo liberata nella gabbia, l’orsa è entrata e ora è lì, tranquilla e in salute. In attesa delle dovute valutazioni abbiamo raccomandato ai nostri custodi di stare molto attenti nell’avvicinarsi, proprio per l’aggressività che abbiamo riscontrato in fase di cattura”, ha concluso il dirigente.

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