Calcio. Trento, tutto in novanta minuti? Sarà salvezza diretta se…

I gialloblù esultano dopo la rete del momentaneo vantaggio l’Albinoleffe. Foto Carmelo Ossanna

Sarà con tutta probabilità un Briamasco da tutto esaurito (la società sta promuovendo la vendita dei biglietti a due euro per “riempire lo stadio all’inverosimile”), quello che farà da cornice, sabato 22 aprile (inizio alle ore 17.30) all’ultima sfida di campionato tra Trento e Novara. Una gara delicatissima per i gialloblù che, dopo aver cullato per diverse giornate anche il sogno playoff, si sono nuovamente trovati invischiati nella lotta per non retrocedere: finisse oggi il campionato la squadra di Tedino dovrebbe disputare per il secondo anno consecutivo i playout.

Per sperare ancora nella salvezza diretta, dopo che il pari con l’Albinoleffe di domenica scorsa lo ha relegato in quintultima posizione, il Trento ha un solo risultato a disposizione: la vittoria. Poi servirà guardare agli altri campi e sperare in almeno un risultato favorevole, perché Pro Vercelli e Mantova sono avanti di due punti in classifica ma in caso di stesso punteggio il Trento ha il vantaggio degli scontri diretti con la prima e della differenza reti con la seconda. Il Mantova, trascinato da un super Bocalon – dieci reti in tredici gare disputate dopo il passaggio in maglia biancorossa – ospita un Padova già sicuro dei playoff, ma in ottimo stato di forma come dimostrato dalla netta vittoria sul Lecco. Proprio i lombardi, dopo aver visto sfumare la vittoria del campionato, incroceranno sabato la Pro Vercelli e con una vittoria sarebbero certi della seconda piazza.

Nel caso il Trento centrasse la vittoria ma Mantova e Pro Vercelli trovassero a loro volta i tre punti, occhio anche alla “forbice” con il penultimo posto: nove o più punti di distanza vorrebbero dire comunque salvezza diretta.

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