Monopattini, il sindaco di Trento: “Parcheggiate nei punti di non intralcio”

Non parcheggiate i monopattini in strada o sul marciapiede, cosa peraltro vietata dal codice della strada. E quando finite la corsa cercate di utilizzare il più possibile i ‘punti di non intralcio’ individuati dall’amministrazione comunale”. Questo l’appello lanciato dal sindaco di Trento, Franco Ianeselli, dopo che Abilnova ha riportato la storia di Jennifer Pizzini, cieca assoluta abituata a muoversi in città con il suo bastone bianco che le permette di individuare gli ostacoli, che questa mattina (18 maggio) ha vissuto degli attimi di ansia a causa di un monopattino parcheggiato in bilico in mezzo al marciapiede, in via Gocciadoro.

“Così – aggiunge il sindaco Ianeselli – pagate il noleggio un euro in meno e soprattutto non mettete in difficoltà gli utenti più deboli della strada, per esempio i disabili, gli anziani o i genitori con i passeggini”.

“Sappiamo che i monopattini portano vantaggi e problemi – continua il sindaco -, per questo teniamo la situazione monitorata, non escludendo di poter prendere in futuro provvedimenti restrittivi sull’esempio di quanto è avvenuto in altre città”.

L’amministrazione comunale assicura che sta affrontando il problema del parcheggio scorretto dei monopattini insieme al Corpo di polizia locale e con le ditte di noleggio in sharing a cui sono stati aggiornati i termini contrattuali. Per contrastare la sosta selvaggia – informa il Comune – un nuovo sistema di tariffazione in vigore dal 1° marzo incentiva la sosta negli oltre 250 “punti di non intralcio” segnalati dall’app nota agli utenti: si tratta soprattutto di portabiciclette e parcheggi per moto, dove i monopattini possono essere lasciati senza problema. Chi parcheggia altrove deve pagare la corsa un euro in più.

Nel caso di sosta con grave intralcio alla circolazione veicolare e pedonale dei monopattini, la Polizia locale attiva la ditta noleggiatrice per il recupero veloce del mezzo. In caso di impossibilità dell’operatore a intervenire immediatamente, la Polizia locale sanziona il veicolo e provvede quindi a spostare il monopattino. Dopo la notifica della violazione i concessionari comunicano i dati dell’ultimo utilizzatore e altri elementi utili per notificare il verbale al trasgressore.

L’amministrazione sta sollecitando le ditte affidatarie del servizio di sharing anche per l’attivazione di giornate in piazza dedicate all’informazione sull’uso corretto del monopattino e sulle modalità di sosta consentite, in analogia con le iniziative legate all’educazione stradale promosse dalla Polizia locale.

Nei principali parchi cittadini i monopattini possono essere condotti esclusivamente a mano (l’utente si vedrà quindi ridurre progressivamente la velocità). Nell’area coincidente con la ztl, piazza Duomo, piazza D’Arogno, via Cavour, via Mazzini la velocità è massimo 6 km orari (l’utente si vedrà quindi ridurre progressivamente la velocità). Nell’area di piazza Duomo, piazza D’Arogno e via Belenzani il noleggio non può essere chiuso.

L’EPISODIO DENUNCIATO DA ABILNOVA

Jennifer Pizzini, cieca assoluta abituata a muoversi in città con il suo bastone bianco che le consente di individuare ostacoli, questa mattina ha vissuto attimi di ansia, secondo quanto riportato da Abilnova. Il monopattino parcheggiato in bilico in mezzo al marciapiede, in via Gocciadoro, toccato dalla punta del suo bastone le è caduto addosso e ha tranciato di netto il suo indispensabile ausilio di mobilità. Si è trovata nel panico perché senza bastone per lei, che non vede, è impossibile muoversi e dunque non è riuscita a raggiungere in tempo il luogo di lavoro.

“Mi è già successo molte altre volte di imbattermi in questi mezzi di trasporto ma lo scontro peggiore è quello con l’inciviltà della gente che abbandona questi oggetti ovunque si trovi, senza mai pensare a noi e a tutte le persone per le quali diventano ostacoli davvero insormontabili”, dice Pizzini. “AbilNova continuerà a denunciare tali situazioni e a promuovere iniziative di formazione e sensibilizzazione, per le quali chiediamo un aiuto anche alle istituzioni”, aggiunge Ferdinando Ceccato, responsabile del Gruppo Abilnova, “perché è palese che la strada da fare verso la comprensione e l’inclusione ma soprattutto l’attenzione all’altro sia ancora molto lunga”.

 

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