Decisione del Tar, le associazioni animaliste: “Attendiamo con fiducia”

Un’orsa con cuccioli foto: Oipa

Attendiamo con fiducia le decisioni del Tar di Trento previste per domani”. Questo il commento di Enpa, Leidaa e Oipa, che hanno presentato congiuntamente ricorso contro i decreti del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, esaminati in sede collegiale nell’udienza che si è tenuta questa mattina (giovedì 25 maggio).

“La discussione è stata molto lunga”, afferma l’avvocata Valentina Stefutti, rappresentante legale delle tre associazioni, “perché i vari ricorsi presentati sono stati trattati uno alla volta e non si è proceduto alla loro unificazione. Per quel che riguarda l’orsa Jj4, attualmente reclusa presso la struttura del Casteller, domani il Tar deciderà sulla sospensiva. Siamo convintissimi delle nostre ragioni e del fatto che JJ4 non debba essere uccisa: si tratta, infatti, di una situazione in cui il Pacobace prevede tutt’altro. Speriamo per lei un trasferimento in una struttura ben più adatta del Casteller. Attendiamo con molta fiducia il pronunciamento del Tar di domani”.

“Consapevoli della straordinaria delicatezza ed importanza della vicenda – aggiungono Enpa, Leidaa e Oipa – auspichiamo che le decisioni del Tar siano quelle della vita per i due orsi e che il futuro sia costruito diversamente, nel segno della conoscenza degli animali, dell’informazione dei cittadini e della voglia di convivenza con i selvatici”.

Gli attivisti della campagna StopCasteller, invece, affermano “saremo pronti a correre al Casteller per frapporci tra l’orsa e il boia”. “Rimandata invece al 22 giugno la discussione sul nuovo ricorso della Leal sulle leggi anti-orso della Pat”. Anche alcuni membri della campagna StopCasteller erano presenti questa mattina, 25 maggio, tra i manifestanti che si sono riuniti sotto il Tar e che si sono dichiarati pronti a correre al Casteller in caso di “condanna definitiva” dell’orsa Jj4.

“L’incidente che ha portato alla morte di Andrea Papi è dipeso dalle condizioni dell’incontro, dal fatto che l’orsa avesse i cuccioli e dalle mancate misure preventive e pertanto non ha alcun senso punire l’orsa – proseguono gli attivisti – . Chiediamo che Fugatti e l’assessore Zanotelli si dimettano per provata incompetenza: invece di ammettere la propria responsabilità e la propria negligenza nella gestione, e provvedere con la dovuta e capillare informazione, con la chiusura di aree di parco, con l’installazione di cassonetti appositi, la giunta di destra a guida Fugatti strumentalizza la vicenda in vista delle prossime elezioni di ottobre. Addirittura la giunta partecipa a piazze anti orso, come quella dello scorso 20 maggio, criticando la situazione a cui la sua stessa gestione ha portato: un paradosso che sarebbe comico se non fosse fatto sulla pelle di orsi e persone”.

“La verità è che chi non ha interessi economici ed elettorali da queste morti sta dalla parte degli orsi: un sondaggio DOXA conferma che la metà della popolazione trentina è contraria alla morte e alla deportazione degli orsi, a differenza di quanto sostiene Fugatti”.

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