Il Papa all’Angelus, “il Natale rafforzi impegno per la pace”

Papa Francesco

“L’esempio di Giovanni Battista ci insegna almeno due cose. Primo, che da soli non ci possiamo salvare, solo in Dio troviamo la luce della vita. E secondo, che ciascuno di noi con il servizio e la coerenza, l’umiltà, con la testimonianza della vita e sempre con la grazia di Dio, può essere una lampada che risplende e aiutare gli altri a trovare la via per Gesù”. Lo ha detto papa Francesco, che oggi compie 87 anni, in occasione dell’Angelus di domenica 17 dicembre in piazza San Pietro.

In occasione dell’Angelus, Francesco ha ricordato i migranti che attraversano la selva del Darien, tra Colombia e Panama. “Si tratta spesso di famiglie con bambini che si avventurano in percorsi pericolosi, ingannati da chi falsamente promette loro una via sicura – ha detto il Papa -. Non pochi perdono la vita in quella giungla: c’è bisogno dello sforzo congiunto dei Paesi direttamente interessati e della comunità internazionale per evitare che questa tragica realtà passi sotto silenzio e per dare insieme una risposta umanitaria”.

Un pensiero è stato rivolto anche alle persone che soffrono per la guerra in Ucraina e per quella in Palestina e in Israele. “La vicinanza del Natale rafforza l’impegno per aprire strade di pace”, ha affermato Francesco. “Continuo a ricevere da Gaza notizie molto gravi e dolorose. Civili inermi sono oggetti di maltrattamenti e spari, e questo è avvenuto persino all’interno del complesso parrocchiale della Santa Famiglia, dove non ci sono terroristi, ma famiglie, persone malate, con disabilità, suore. Una mamma e sua figlia, la signora Nadha Khalil Anton e la figlia Samar Kamal Anton sono state uccise e altre persone ferite dai tiratori scelti, mentre andavano in bagno. È stata danneggiata la casa delle suore di Madre Teresa, colpito il loro generatore. Qualcuno dice è il terrorismo: è la guerra. Sì, è la guerra, è il terrorismo. Per questo la Scrittura afferma che Dio fa cessare le guerre, rompe gli archi e spezza le lance. Preghiamo il Signore per la pace. Non dimentichiamo i nostri fratelli e sorelle che soffrono per la guerra in Ucraina, in Palestina, in Israele, e nelle altre zone di conflitto. L’avvicinarsi del Natale rafforzi l’impegno per aprire strade di pace”.

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