“Nell’esperienza ormai quasi ventennale di applicazione delle ‘carenze formative’ in difformità rispetto al restante territorio nazionale, il sistema adottato in provincia di Trento ha mostrato tutti i suoi limiti“. Lo scrivono, in una lettera indirizzata alla vicepresidente della Provincia di Trento Francesca Gerosa e al dirigente generale del Dipartimento istruzione Roberto Ceccato, più di 400 docenti della scuola trentina.
“Il titolo di promozione assegnato a giugno – aggiungono – rende di fatto ininfluente la verifica condotta sul superamento delle lacune. Ciò determina per alcuni studenti – a causa di un impegno inadeguato o della gravità delle lacune stesse – un percorso formativo che non consente di affrontare efficacemente le difficoltà e di superarle. L’ammissione all’esame di Stato con ‘media complessivamente sufficiente’ fa il resto, consentendo di conseguire un diploma superiore anche a fronte di più carenze mai sanate”.
“Per tali ragioni – concludono i docenti – è senz’altro opportuno e auspicabile il ritorno all’esame di riparazione“.
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