Una via d’acqua che unisce i popoli. Il FAI racconta l’Adige e i suoi affluenti

Come le acque del fiume Adige, che uniscono popoli e culture, anche il nuovo progetto presentato oggi presso la sede FAI di Trento, dal titolo Una via d’acqua che unisce i popoli. L’Adige e i suoi affluenti, ha unito per la prima volta i gruppi del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano del Trentino e dell’Alto Adige, insieme per raccontare la cultura del fiume Adige, in tutti i suoi aspetti.

“Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa – commenta soddisfatto Carlo Trentini, presidente regionale FAI Alto Adige – Si tratta del primo progetto regionale, organizzato dalle Delegazioni FAI di Trento e Bolzano e da tutta la rete territoriale dei Gruppi FAI, che intende raccontare la storia del fiume Adige dalla fonte fino alla foce. Nel corso di cinque tappe racconteremo aspetti e tematiche legate al ‘grande fiume’, alle sue genti e ai mestieri che da sempre gravitano attorno a questa importante risorsa idrica”.

“Il FAI è molto sensibile al tema dell’acqua – continua Luciana de Pretis, presidente regionale FAI Trentino – La campagna nazionale #salvalacqua promuove un approccio alle risorse idriche più sostenibile e capace di integrare le pratiche già consolidate efficienti con le più moderne tecnologie. Il nostro percorso si inserisce in questo contesto: vogliamo riportare a galla i saperi tradizionali, le buone pratiche che hanno posto al centro il valore dell’acqua, quale bene essenziale per l’umanità”.

Cinque gli appuntamenti nell’arco di tre mesi, da aprile fino alla fine di giugno. Si comincia sabato 13 aprile con le visite al “Museo Testa di ponte” legato alla Via Claudia Augusta a Lagundo e alla storica centrale idroelettrica di Marlengo insieme al Gruppo FAI di Merano. Si proseguirà poi con Bronzolo e il mestiere scomparso degli ‘zatterieri’ (4 maggio – evento a cura della Delegazione FAI di Bolzano), con la roggia grande di Trento (11 maggio – evento a cura della Delegazione FAI di Trento), le tracce che ricordano lo stretto legame tra la città di Trento e il suo fiume (31 maggio – evento a cura del Gruppo FAI Giovani di Trento), le peculiarità dei molti mestieri legati alle rive dei fiumi (30 giugno – evento a cura del Gruppo FAI Val di Sole e Val di Non).

“Siamo convinti che il nostro pubblico, e non solo, apprezzerà moltissimo questa iniziativa, che confidiamo di poter replicare anche in futuro – così Fabio Maistrelli, delegato regionale Ambiente FAI Trentino Alto Adige – Tutti i volontari hanno collaborato con entusiasmo e il risultato è un progetto di grande respiro, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla delicatezza degli ecosistemi, nonché a far conoscere meglio questa preziosa risorsa che scorre a pochi passi da noi. Come recita la Direttiva quadro Acque dell’Unione Europea, l’acqua è a tutti gli effetti ‘una risorsa essenziale per l’umanità, sostiene la prosperità economica e sociale ed è indispensabile per gli ecosistemi naturali e la regolazione del clima’. Tutti noi, quindi, siamo chiamati ad averne cura”.

Tutti gli eventi sono su prenotazione a contributo. Maggiori informazioni sul sito: www.fondoambiente.it. Durante ogni appuntamento sarà possibile iscriversi al FAI in loco.

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