Il murale Magie d’inverno creato in carcere dai detenuti

I detenuti della casa circondariale di Trento hanno collaborato alla realizzazione del murale “Magie d’inverno” insieme all’associazione Slow Cinema. Quattro gli incontri in cui hanno creato l’opera, guidati da Silvia Gadda e da Laura Ghianda.

“Il progetto Magie d’inverno è stato un’importante occasione per costruire bellezza insieme ai detenuti della casa circondariale, trasformando un luogo che raramente consideriamo parte viva della città – hanno spiegato le artiste – Le persone detenute sono state coinvolte in ogni fase del progetto, dalla pianificazione alla realizzazione del murale, mettendo in luce talenti e risorse spesso inespressi. L’intero gruppo ha risposto con impegno ed entusiasmo, dimostrando come, attraverso l’arte, sia possibile valorizzare le capacità individuali e contribuire alla creazione di una comunità più inclusiva e consapevole”.

Della stessa opinione anche la vicesindaca e assessora alla Cultura Elisabetta Bozzarelli: “La cultura deve essere un diritto garantito a tutta la cittadinanza e non solo un’esperienza da vivere nei luoghi canonici. Con l’iniziativa “Natale per tutti” il Comune ha voluto portare l’arte e la conoscenza anche in quegli ambienti che normalmente non sarebbero deputati ad ospitarla. L’arte è entrata in carcere, nelle residenze assistenziali e in ospedale portando con sé anche la gioia dell’incontro e della condivisione. È il contributo della città per l’inclusione di tutti e tutte ed è solo il primo passo di un importante cammino iniziato questo dicembre”.

“Ringrazio il Comune di Trento, in particolare l’assessora alla Cultura, per la bellissima iniziativa “Magie d’inverno”, che testimonia l’attenzione dell’Amministrazione alla casa circondariale di Trento, e la rende parte integrante della città – ha concluso la direttrice della struttura Annarita Nuzzaci – L’iniziativa, accolta con molto favore dalla popolazione detenuta, ha contribuito a rendere meno grigio il carcere”.

L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo comunale e alla donazione liberale della società Vitrum, che ha finanziato il progetto con un importo pari a 744 euro, coprendo il venti per cento della spesa complessiva.

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