È stato rafforzato il protocollo UniCittà, che regola le iniziative congiunte dell’Università e del Comune di Trento dal 2016. Ogni anno il Comitato di coordinamento del protocollo definisce un piano di attività che valorizzano il contributo di docenti e ricercatori alla crescita del territorio, offrendo anche occasioni di confronto e di approfondimento aperte alla cittadinanza e alla comunità studentesca.
“Il successo della Città dipende dalla sua Università e dall’apporto degli studenti”, ha ribadito il sindaco di Trento Franco Ianeselli. “Basti pensare al servizio a chiamata OnOff, esteso anche a una linea urbana, o all’ascensore per Mesiano e a Poplar, che è un festival internazionale di respiro europeo. Tutte queste iniziative, nate dalle proposte degli studenti, confermano la valenza del Protocollo come strumento per creare politiche migliori. Anche quest’anno, grazie alla collaborazione tra le due istituzioni, abbiamo centrato grandi questioni che vanno dal tema del costruire a quello del salario minimo, dal commercio del centro storico al contesto del Monte Bondone. L’Amministrazione non delega all’Università la responsabilità delle scelte strategiche, ma chiede un’analisi scientifica che permetta alla politica di compiere le migliori scelte possibili”.
Il coordinatore del protocollo UniCittà, Marco Tubino, ha ricordato alcuni dei risultati più importanti: in primo luogo il bilancio di genere del Comune di Trento, ma poi anche le ricerche sul volontariato, il tavolo “Nutrire Trento” e il progetto di revisione del Piano di politica turistica.
I progetti per l’ultimo anno di collaborazione 2024/25 sono stati illustrati dal direttore generale del Comune di Trento, Enrico Menapace. Il primo riguarda la realizzazione di uno studio di fattibilità per un futuro progetto di ricerca e analisi sul salario minimo essenziale per vivere e lavorare a Trento in modo dignitoso.
Un altro progetto strategico in cantiere riguarda la valorizzazione, in chiave sostenibile, della montagna di Trento, tra previsioni di impatto del cambiamento climatico e valorizzazione paesaggistica ed economica. Ha come obiettivo la promozione di uno sviluppo del Monte Bondone che integri dimensioni ambientali e turistico-economiche. Il focus del progetto si concentrerà sull’ipotesi di costruzione di un bacino idrico di riserva.
Negli ultimi anni, il commercio di quartiere a Trento ha subito una crisi crescente, caratterizzata da un aumento degli spazi commerciali sfitti a livello stradale. Su questo tema si inserisce il progetto ‘Commercio di prossimità. Ruolo, evoluzione e prospettive’. Concentrandosi sulle aree commerciali di Via San Pietro, Via San Martino, Via Suffragio e Via Cavour, il progetto utilizzerà un approccio misto di analisi quantitativa e qualitativa per comprendere le cause di questa crisi e fornire raccomandazioni ai decisori locali.
Infine il via libera alla seconda fase del progetto per la stesura di un regolamento per la sostenibilità e la qualità ambientale in edilizia. L’aggiornamento mira ad adeguarlo alle nuove normative, risolvere criticità emerse nell’applicazione e integrarlo con la pianificazione del Paesc per migliorare la sostenibilità e la qualità ambientale degli interventi edilizi. Otto le sfide da affrontare: preservare gli ecosistemi, migliorare il microclima locale, ridurre il consumo di suolo, mitigare il rischio idrogeologico, affrontare la scarsità idrica, contenere le emissioni clima-alteranti, ridurre il consumo di materie prime e migliorare il benessere urbano.