A partire dal 12 aprile, con la mostra “Il Mito della Campana. 100 anni di Maria Dolens”, la Fondazione Campana dei Caduti festeggerà i cento anni di Maria Dolens. L’esposizione è curata dalla storica dell’arte Chiara Moser, e rimarrà allestita fino al primo novembre 2025.
È in programma anche un concerto il 1° agosto con l’israeliana Noa e la palestinese Miriam Toukan. Il calendario è stato presentato dal reggente Marco Marsili alla presenza della sindaca di Rovereto Giulia Robol, del presidente della Comunità della Vallagarina Stefano Bisoffi, dal presidente del Consiglio provinciale di Trento Claudio Soini e dalla vicepresidente della Provincia di Trento Francesca Gerosa.
Nel corso della mattinata è stata anche siglata la prosecuzione dell’accordo di programma tra Provincia di Trento e Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto fino al termine del 2025, prevedendo la concessione di un finanziamento provinciale straordinario per la realizzazione delle attività istituzionali legate alle celebrazioni del Centenario.
“I 100 anni di esistenza ed attività rappresentano, per qualunque ‘soggetto’ abbia il privilegio di raggiungerlo, un traguardo molto importante. A tale regola non fa certamente eccezione ‘Maria Dolens’, impegnata dal 4 ottobre 1925, data di emissione dei suoi primi ‘Cento Rintocchi’, a contribuire con la sua autorevole presenza a vedere affermati nel mondo di domani, ancor più che in quello di oggi, i valori della pace, fraternità universale, tolleranza e rispetto dei diritti umani. Tre successive fusioni per problemi strutturali e il lungo silenzio auto-imposto durante il secondo conflitto mondiale non hanno di certo scalfito la sua inarrestabile volontà di indirizzare, dapprima dalla sua originaria collocazione del Torrione Malipiero del Castello di Rovereto e successivamente dal 1965 (altro compleanno tondo di questo emblematico 2025) dal Colle di Miravalle il suo messaggio forte e chiaro. Esso può essere esemplificato nel celebre motto di Papa Giovanni XXIII, inciso ad imperitura memoria sul suo manto bronzeo: “in pace hominum ordinata concordia e tranquilla libertas”, ha detto il reggente Marco Marsili.
“La messa a punto di detto ‘pacchetto’ è stata resa possibile dal sostegno non solo finanziario ma, in alcuni casi, anche operativo della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Rovereto, oltre che di una nutrita schiera di altri sponsor, pubblici e privati. A tutti loro dirigo, a nome del nostro Consiglio di Reggenza, un sentito ringraziamento per il consistente appoggio ricevuto. Nell’elaborarne i contenuti, siamo partiti da alcune considerazioni di carattere generale. In primo luogo, dalla volontà di offrire al pubblico dei futuri frequentatori un appropriato mix fra mostre d’arte, spettacoli musicali, eventi accademici, rappresentazioni teatrali, momenti di spiritualità ed altro. In secondo luogo, dalla ricerca di “fare squadra” con le altre istituzioni museali cittadine, approfittando delle reciproche sinergie. Da questo punto di vista sono particolarmente lieto che al primo evento in calendario, la Mostra “Il Mito di Maria Dolens” di apertura prevista il prossimo 12 aprile, abbiano contribuito con opere o documenti non solo il Mitag (Museo storico italiano della Guerra) al quale si deve la maggior parte dei prestiti, ma anche Mart, Museo Civico e Museo Storico del Trentino. La terza, e altrettanto solida, motivazione consiste nel rinsaldare il forte legame di continuità geografica esistente fra il Colle di Miravalle e Rovereto “Città della Pace”. Il centro storico di quest’ultima si trasformerà dal 25 al 27 luglio nell’ideale palcoscenico di una delle manifestazioni di maggior richiamo del nostro Centenario, “Città invisibili”, secondo una formula sperimentata con grande partecipazione di pubblico alcuni anni orsono”.