Sulla strada da Predaia a Sfruz verrà inaugurato il memoriale dedicato ai deportati trentini nel Terzo Reich

A 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale da martedì 22 aprile la strada che in Val di Non collega Predaia a Sfruz diventa un percorso nella memoria – il memoriale “Almeno i nomi” – con i profili dei 212 civili trentini deportati nel Terzo Reich. Tra i quali troviamo Virginio Cavosi, deceduto nel 1944 a Sachsenhausen: alla sua memoria nella prima tappa, nella frazione di Smarano, verrà posata una pietra d’inciampo. E Guido Parteli, deceduto nel 1944 a Sachsenhausen: per lui verrà posata una seconda pietra d’inciampo, nella seconda tappa, a metà della strada che collega i due comuni.

A loro sono dedicati anche due appuntamenti. Martedì 22 aprile il primo appuntamento, a Sfruz, con lo storico roveretano Diego Leoni, per ripercorrere il contesto storico e le vicende di Virginio Cavosi, nato a Smarano nel 1896, emigrato in Francia e da lì entrato nel Reich, a Lipsia, come lavoratore forzato, e infine deportato a Sachsenhausen, dove muore nel 1944, e di Guido Parteli. Leoni è stato infatti anche autore, già nel 2024, di uno spettacolo teatrale dedicato a Parteli, nato a Sfruz nel 1895 e partito come soldato austroungarico per il fronte orientale nella Prima Guerra Mondiale, poi prigioniero in Russia, da cui tornò italiano nel 1920, quindi emigrante in Francia, arruolato nelle milizie internazionali nella Guerra di Spagna, internato in Francia, confinato a Ventotene, dopo l’8 settembre 1943 incarcerato a Trento e infine deportato a Dachau, dove muore nel 1945.

Mercoledì 23 aprile il secondo appuntamento, nella Sala dell’ex Consiglio di Coredo, a Predaia, con Enzo Ianes e Lorenzo Vicentini, autori di Un’alba sorgerà. Internazionalisti trentini e sudtirolesi nella guerra civile spagnola (Fondazione del Museo Storico del Trentino, 2024), che contiene anche una parte della lunga vicenda di Guido Parteli, e con gli storici Lorenzo Gardumi e Michele Toss per la presentazione del progetto Archivio online del Novecento trentino, piattaforma web promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino per mettere a disposizione del pubblico uno strumento di indagine che consente di cogliere gli intrecci tra le vicende individuali e i grandi eventi che hanno attraversato il Novecento trentino, tema condiviso dalla rassegna Storie e Memorie.

Il Memoriale Almeno i nomi, installazione itinerante, restituisce volti e nomi ai 212 civili trentini deportati nel Terzo Reich, censiti nel decennale lavoro di ricerca del Laboratorio di Storia di Rovereto che ha prodotto il volume Almeno i nomi. Civili trentini deportati nel Terzo Reich 1939-1945 (Presidenza del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, Trento 2013). Il Memoriale sarà installato e liberamente visitabile nel prato dell’ex Albergo Tre Gigli, all’entrata di Sfruz, da martedì 15 aprile a domenica 4 maggio. Il “monumento itinerante” è stato creato nel 2022 grazie alle Comunità di Valle “Valsugana e Tesino” e “Alta Valsugana e Bersntol”, la sua gestione è affidata all’Associazione Culturale Mosaico.

PROGRAMMA

Martedì 22 aprile

> POSA PIETRE D’INCIAMPO / STOLPERSTEINE dalle ore 16
per VIRGINIO CAVOSI via Roen 1 a Smarano
per GUIDO PARTELI via Smarano 9 a Sfruz

> INAUGURAZIONE DEL MEMORIALE ALMENO I NOMI
AI CIVILI TRENTINI DEPORTATI NEL TERZO REICH
ore 17 Prato ex Albergo Tre Gigli a Sfruz

> DIALOGO CON LO STORICO DIEGO LEONI
SU STORIA E VICENDE DEI CIVILI TRENTINI DEPORTATI NEI LAGER NAZISTI
modera la giornalista Valentina Avon
ore 20 Sala Comunale di Sfruz

MERCOLEDI 23 APRILE

> PRESENTAZIONE DELL’ARCHIVIO ONLINE DEL NOVECENTO TRENTINO
CON LORENZO GARDUMI E MICHELE TOSS
FONDAZIONE MUSEO STORICO DEL TRENTINO
ore 20 Sala dell’ex Consiglio Comunale di Coredo

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