Al Trento Film Festival prosegue l’assegnazione dei tanti premi collaterali previsti. Il Premio cinema per i diritti umani, assegnato dalla Fondazione Campana dei caduti e dal Forum trentino per la pace, è andato ad “All the mountains give” (documentario in concorso) esordio alla regia del curdo-iraniano Arash Rakhsha. “A causa della povertà diffusa, nelle città curde dell’Iran – è scritto nella sintesi riportata dal catalogo del Tff – molte persone sono costrette a contrabbandare beni per guadagnarsi da vivere. Questa forma di contrabbando si chiama Kolbari”.
“Apple cider vinegar” della belga Sofie Benoot si è aggiudicato invece il premio Antropocene messo in palio dal Muse. Una lettrice per documentari naturalistici racconta la storia “del mondo dimenticato delle pietre”.