Trento Film Festival, Genziana d’oro a Donde los arboles dan carne. Ecco tutti i premiati

Al cinema argentino non solo è stato dedicato un approfondimento nella sezione “Destinazione”. Il Paese sudamericano si è portato infatti a casa anche la Genziana d’oro come miglior film della 73esima edizione del Trento Film Festival tra i 22 film in concorso (12 lungometraggi e 10 corti). “Donde los arboles dan carne” di Alexis Franco affronta il tema degli effetti del cambiamento climatico avendo come protagonista un allevatore di bestiame che, a causa della siccità, si trova a dover resistere alla devastante moria delle proprie vacche.

Miglior film di esplorazione o avventura è stato giudicato “All the mountains give” dell’iraniano Arash Rakhsha. In Iran, la popolazione di confine è costretta, vista la situazione di estrema povertà, ad esercitare il contrabbando, chiamato kolbari. A passo d’uomo e piegati dal peso questi uomini camminano in alta montagna per ore, entrando di pochi chilometri in Iraq per prendere la merce e portarla a destinazione nel proprio Paese. Tra pericoli di ogni tipo. Non solo per la presenza delle guardie di frontiera ma pure delle tante mine sparse ovunque, frutto avvelenato della guerra tra Iran e Iraq. Di forte impatto la sequenza in cui, per sfuggire ai controlli, gli spalloni attraversano a nuoto un lago spingendo avanti le balle delle merci da contrabbandare. Già nel 2021 il Trento Film Festival aveva premiato con una Genziana d’oro un doc sui kolbar, “Holy Bread” (Pane sacro).

Premio della giuria, invece, ancora ad un film che riflette sugli effetti del cambiamento climatico, “The wolves always come at night”, dell’australiana Gabrielle Brady, in cui una coppia di nomadi che pascola le proprie capre nel deserto del Gobi, in Mongolia, è costretta, a causa delle ormai impossibili condizioni di vita, a trasferirsi in città. Un film evocativo dalla sceneggiatura forte e decisiva.

La “mistica” dell’arrampicata libera, in una zona del Galles, “Adra” dell’inglese Emma Crome, è stata premiata con la Genziana d’oro per il miglior film d’alpinismo, popolazioni e vita di montagna.

Il premio come miglior cortometraggio è andato al groenlandese “Anngeerdardardor” di Christoffer Rizvanovic Stenbakken. Storia di un ragazzo autistico a cui sarebbe stato rubato il cane.

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