Nelle piazze d’Italia, in occasione della Festa della Mamma di domenica 11 maggio torna l’Azalea della Ricerca, che mobilita migliaia di volontari in tutta Italia per raccogliere nuove risorse destinate ai progetti di ricerca sui tumori che colpiscono le donne.
Sabato e domenica 11 maggio i volontari saranno presenti a Trento: dalle 8.30 di sabato (fino alle 17 circa) in piazza Pasi e in via San Pietro. E dalle 9 alle 13 di domenica in piazza Pasi. Altri punti di raccolta saranno attivi a Pergine (Shop Center, via III novembre 21 e davanti alla chiesa della Natività), a Mori (piazza Cal di Ponte), Rovereto (Largo Posta e via Dante), Cavalese (piazza Scopoli), Tesero (davanti alla chiesa di Sant’Eliseo) e Predazzo (piazza dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo).
Sono 175.600 le donne in Italia che nel 2024 hanno ricevuto una diagnosi di cancro. I tumori più frequenti tra le donne sono quelli della mammella (53.065 nuovi casi), del colon-retto (21.233), del polmone (12.940), dell’utero (8.652), della tiroide (8.322), del pancreas (6.712), il linfoma non-Hodgkin (5.950), il melanoma cutaneo (5.872), il cancro della vescica (5.789) e dello stomaco (5.512), secondo i dati AIOM-AIRTUM.
Oggi in Italia 2 donne su 3 che si ammalano di tumore sono vive a cinque anni dalla diagnosi grazie ai costanti progressi della ricerca che hanno reso disponibili metodi per diagnosi sempre più precoci, approcci chirurgici meno invasivi e terapie più precise, mirate e meglio tollerate. Esistono però da questo punto di vista notevoli differenze tra i diversi tipi di tumore: dopo un cancro al seno l’88% circa delle donne è viva a cinque anni dalla diagnosi mentre per le donne colpite da un tumore ginecologico le percentuali sono del 79% circa per il tumore del corpo dell’utero, 68% per la cervice uterina e 43% per l’ovaio. La diagnosi precoce ha un ruolo fondamentale nell’aumentare le probabilità di superare la malattia.