Sono in diverse migliaia anche dal Trentino gli alpini in questi giorni a Biella in occasione della 95ª Adunata nazionale, l’appuntamento che richiama ogni anno migliaia di penne nere da tutta Italia.
Ad accompagnarli, anche diversi rappresentanti delle istituzioni, come il presidente della Provincia Fugatti, il presidente del Consiglio provinciale Soini e il sindaco di Trento Ianeselli.
“Essere qui – ha affermato Fugatti – significa rendere omaggio a una realtà che è parte integrante della nostra comunità. Gli alpini trentini sono un punto di riferimento insostituibile per il volontariato, la protezione civile, la memoria storica e la coesione sociale. La loro presenza è segno concreto di un Trentino che non dimentica le proprie radici e guarda con orgoglio al futuro e testimonia il forte legame tra le istituzioni trentine e l’Associazione Nazionale Alpini, che in Trentino vanta una delle sezioni più numerose e attive”.
“Papa Francesco – ha detto invece Soini – ci ha ricordato che “quella che stiamo vivendo non è semplicemente un’epoca di cambiamenti, ma è un cambiamento di epoca”. Stiamo attraversando trasformazioni profonde e accelerate in ogni ambito della nostra vita: dalla società all’economia, dalla politica alla tecnologia, fino agli equilibri internazionali che pensavamo consolidati. Ecco, in questo stravolgimento generale spicca – e rassicura – la salda continuità dell’Adunata Nazionale degli Alpini, un appuntamento fisso al quale sono personalmente affezionato. In un mondo dove tutto cambia, la fedeltà dei nostri Alpini, che ogni anno ci accolgono in una città nuova, è tanto importante in quanto riflesso dell’impegno fedele e quotidiano che svolgono all’interno delle nostre comunità. Le loro attività di volontariato, il supporto a eventi e celebrazioni, l’aiuto concreto a istituzioni e associazioni locali sono un cuore silenzioso ma pulsante dei nostri territori”.