È stato inaugurato domenica 18 maggio a Tenna il “Bosco della Memoria”, un luogo nato dalla volontà degli alpini trentini di trasformare una delle aree più colpite dalla tempesta Vaia in uno spazio di rinascita, arte e memoria collettiva.
Il progetto è sorto sulle rovine di una delle pinete più maestose del Trentino, duramente colpita da Vaia nell’ottobre del 2018, ed è stato reso possibile grazie all’impegno degli alpini, con la collaborazione del Corpo Forestale della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Tenna, della stessa Provincia e del contributo creativo di 24 artisti trentini, che hanno realizzato 25 opere distribuite lungo due percorsi pedonali. Il “Bosco della Memoria” si estende su una superficie di quasi due ettari, e ha richiesto oltre 5 anni di lavoro, in cui sono state coinvolte 10 aziende e quasi 300 volontari.
È stato inoltre realizzato un anfiteatro naturale, perfettamente integrato nell’ambiente, che può ospitare fino a 150 persone, caratterizzato da un fondale realizzato dall’artista internazionale Marco Nones e da un suggestivo portale d’accesso al bosco.
Alla base dell’iniziativa vi è anche una campagna di autofinanziamento lanciata nel 2018 dalla Sezione ANA di Trento con lo slogan “Aiutaci ad aiutare – l’Alpino adotta un pino”. I proventi della vendita di panettoni e pandori – oltre 30.000 pezzi venduti – sono stati destinati a finanziare il “Bosco della Memoria” e altri otto progetti distribuiti sul territorio trentino.
Il solo progetto di Tenna, inizialmente previsto con un costo complessivo di 280.000 euro, è stato realizzato con una spesa effettiva di circa 160.000 euro, grazie all’impegno concreto degli alpini, al contributo delle istituzioni e al lavoro volontario. Per gli altri otto progetti, l’associazione ha investito oltre 60.000 euro complessivi, sempre attingendo ai fondi raccolti con la campagna di solidarietà.
“Qui intendiamo custodire la memoria di tutti coloro che, in questi 105 anni di storia, hanno contribuito a scrivere le pagine grandi e piccole della nostra associazione”, ha raccontato il presidente di ANA Trento Paolo Frizzi. “Sarà un luogo dove potremo tornare per ritemprarci per ascoltare ancora una volta il battito del loro cuore e sentirlo vicino al nostro”.
“Per noi di Tenna – gli ha fatto eco il sindaco Valter Motter – questo luogo rappresenta quasi un museo a cielo aperto, con tutte le opere che lo arricchiscono a mio avviso, potrebbe davvero diventare il simbolo del nostro paese. Ringrazio le amministrazioni precedenti, gli Alpini e in particolare il Gruppo di Tenna, che sono stati i veri artefici di tutto questo.
Sono sempre stati presenti, hanno seguito da vicino lo svolgimento dei lavori, e ora avranno l’onere e l’onore di prendersi cura di quest’opera, facendo da veri e propri custodi del Bosco”.