Giovedì 29 maggio alle 18, l’egittologa toscana Anna Consonni svelerà, assieme all’archeologa del museo Annamaria Azzolini, l’affascinante storia che lega le due collezioni egizie conservate rispettivamente al Museo Archeologico Nazionale di Firenze e al Castello del Buonconsiglio.
La collezione egizia del Museo Castello del Buonconsiglio, donata al Museo Civico di Trento nel 1858 dal maggiore dell’esercito dell’Impero austro-ungarico Taddeo de Tonelli, ha uno stretto legame con la collezione egizia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. La recente scoperta, a Trento, di alcuni frammenti del rarissimo papiro di Senemnetjer — parte dei quali sono conservati anche a Firenze — ha permesso di mettere in luce i punti di contatto tra la collezione trentina e quella esposta a Firenze: un vero e proprio “cold case”, un caso irrisolto che risale ai primi decenni dell’Ottocento.
All’epoca, Tonelli era comandante delle truppe austriache nel Granducato di Toscana e qui avrebbe incontrato Arcangelo Michele Migliarini, conservatore delle collezioni d’arte granducali, figura chiave nelle acquisizioni di reperti da parte del maggiore. Migliarini è il trait d’union con Giuseppe Nizzoli, cancelliere del Consolato austriaco in Egitto, che proprio nell’autunno del 1822 giunse al porto di Livorno con un carico di antichità egizie. Da questa spedizione proviene il papiro di Senemnetjer, insieme ad altri preziosi oggetti che furono acquistati dalle “Gallerie” fiorentine e dallo stesso Tonelli.
Per il pubblico dei sordi è possibile fruire dell’iniziativa grazie alla presenza di un interprete LIS (previa comunicazione scrivendo a info@buonconsiglio.it o telefonando allo 0461/492888).