Dal 14 giugno 2025 al 3 agosto nella serra del MUSE si potrà scoprire come vivono gli invertebrati africani, grazie alla mostra “Bugs’ life”, inclusa nel biglietto del museo.
“Quest’anno – spiega la mediatrice scientifica del MUSE Chiara Steffanini – abbiamo pensato di proporre un nuovo approfondimento al pubblico del museo. Dopo le farfalle, che per ben tre edizioni hanno colorato la fitta vegetazione della serra, quest’anno ci dedicheremo agli invertebrati africani, in coerenza con l’allestimento della foresta tropicale montana. Tra gli obiettivi della mostra, sicuramente c’è quello di stimolare la riflessione sull’importanza della conservazione della biodiversità e sulla tutela degli ecosistemi forestali, evidenziando il valore della complessità degli ecosistemi e dell’interazione tra organismi viventi arricchendo, temporaneamente, la biodiversità della serra tropicale”.
Francesco Barbieri, biologo specializzato in entomologia che si occupa di insetti tropicali e case delle farfalle da quasi quarant’anni, ha collaborato alla realizzazione dell’esposizione. “Le specie esposte – racconta Barbieri – sono state scelte per le loro caratteristiche ecologiche, in quanto rappresentanti di diverse strategie di sopravvivenza che testimoniano la ricchezza e la complessità della natura africana. Sono prede e predatori, più spesso entrambe le cose, che ci propongono una rassegna di armi e difese diverse, frutto di milioni di anni di dura competizione, tipica di ambienti a così elevata biodiversità. Gli esemplari – precisa l’entomologo – non sono stati prelevati in natura, ma sono tutti stati allevati nel rigoroso rispetto del loro benessere e ovviamente delle normative internazionali. Sono specie non considerate pericolose per l’uomo e per i nostri ambienti, e che alleviamo e studiamo con successo da anni”.