Venerdì 20 giugno si terrà in tutta Italia uno sciopero per denunciare il massacro a Gaza. L’iniziativa segue un altro sciopero che si era svolto solo in Trentino il 30 maggio scorso.
Due gli appuntamenti in provincia: alle 9.30 Cub Trento e Sbm – che erano promotori anche dello sciopero del 30 maggio – hanno indetto un corteo, con ritrovo in piazza Duomo. Alle 18.30, invece, in piazza Dante si svolgerà il concerto “Musica contro il silenzio – Contro l’apartheid e il genocidio in Palestina”.
“Se il genocidio non si ferma, allora si ferma il mondo”, questo lo slogan lanciato dal sindacato FISI. “Non è solo un gesto simbolico, ma un atto concreto di opposizione: non possiamo lavorare, produrre, consumare come se nulla stesse accadendo. Infatti, sarà anche uno sciopero dai consumi. Si invitano tutti a non utilizzare servizi, come posta e banca; non fare la spesa o acquisti; chi può, chiudere eventuali esercizi commerciali; ed esporre simbolicamente (sui social, alla porta di casa, sul luogo di lavoro) – sia chi aderirà allo sciopero lavorativo che chi no – dei simboli legati alla resistenza palestinese. In particolare, come simbolo dello sciopero è stato pensato ad un ramo o una pianta di ulivo. L’ulivo, pianta storica della Palestina, rappresenta il legame con la terra, la dignità, la resistenza. Proprio per questo, anche gli ulivi sono diventati bersaglio della distruzione: secondo Oxfam, solo nel mese di novembre 2024, oltre 1.450 ulivi sono stati sradicati o incendiati. Difendere gli ulivi significa anche difendere la memoria, l’identità e il futuro di questo popolo”.