Sono aperte fino a domenica 6 luglio le iscrizioni alla quinta edizione della scuola politica organizzata dall’associazione culturale Codice Sorgente per i giovani fino ai 35 anni. Il percorso, che si aprirà con la Summer School a Candriai dal 22 al 23 agosto, è dedicato al tema delle relazioni internazionali (qui il programma completo). Tra i relatori ci sono l’ex vicepresidente della Corte Costituzionale Daria Depretis, il politologo Paolo Pombeni, il politologo Sergio Fabbrini e l’ex dirigente della Provincia di Trento Gianfranco Postal. Gli incontri si svolgeranno tra settembre e maggio, un sabato mattina al mese, dalle 9.30 alle 13, a Villa Sant’Ignazio (Trento).
La scuola (fondata da Lorenzo Dellai, Fabiola Andrighettoni, Alessandro Anderle, Michele Kettmajer, Alessandro Dalla Torre), ha spiegato il presidente di Codice Sorgente Lorenzo Tait, nasce come “risposta alla grave crisi della democrazia, sotto attacco da attori esterni ed interni. Riteniamo che questa risposta sia una seminagione, e abbiamo fiducia che i frutti arriveranno. Oggi però ci piace presentare i nuovi germogli, una rappresentanza di 16 eletti che sono ex studenti della nostra scuola”, ha aggiunto nella conferenza stampa che si è svolta allo Spazio Bigaran di via Torre Verde, a Trento, per introdurre le testimonianze di alcuni ex corsisti eletti nei Consigli comunali con l’ultima tornata elettorale.
“È importantissimo poter creare una rete di amministratori con cui confrontarsi”, ha sottolineato l’assessore del Comune di Borgo Valsugana Emanuele Dandrea, classe 1992. “Le dimensioni della scuola – gli ha fatto eco il sindaco di Lamon (Belluno) Loris Maccagnan, classe 1998 – permettono di avere un rapporto stretto e proficuo anche con i docenti. All’interno della scuola si crea una vera e propria piccola comunità”.
“Non basta essere eletti – ha sottolineato Lorenzo Melzani, assessore di Storo, classe 1997 – bisogna anche avere le competenze per amministrare, altrimenti non si riesce ad incidere e a fare bene il proprio lavoro: la scuola di Codice Sorgente serve proprio per questo”. Secondo Mattia Lusente, classe 1994, consigliere di minoranza a Volano, “la democrazia si costruisce in primo luogo all’interno del sistema partitico, che ti offre il sostegno popolare nella base dei tesserati, anche se in questo momento la politica partitica è vista come qualcosa di sporco”. Nella scuola di Codice Sorgente, ha aggiunto il vicesindaco di Novaledo Emanuele Paccher, classe 1998, sono presenti “sensibilità e origini politiche differenti: credo che sia un elemento essenziale, un esercizio di democrazia da riportare nei Consigli comunali”.
E’ sceso da Vermiglio Egidio Bertolini, classe 1995, consigliere comunale di minoranza: “Consiglio di scendere anche dalle valli per prendersi il tempo di capire fino in fondo gli aspetti importanti della politica trentina”, ha detto. “Credo che la disaffezione alla politica derivi dal personalismo che spesso prevale rispetto all’interesse comune. Dobbiamo invertire la rotta e fare una politica per la gente e con la gente, tornando ad avere contatto con le persone, come si faceva una volta”.
“Ho cominciato a frequentare Codice Sorgente mentre iniziavo la mia prima esperienza amministrativa”, ha ricordato Gianni Zampedri, classe 1998, ex assessore di Civezzano, ora capogruppo di minoranza in Consiglio comunale. “Purtroppo non sempre le competenze hanno la meglio, ma è anche vero che non ci può essere una buona esperienza amministrativa se mancano”.