“In un’epoca caratterizzata da numerosi conflitti e da enormi sfide globali, il futuro è talvolta più temuto che atteso: solo nella speranza troviamo un antidoto alla paura e un incoraggiamento all’impegno e all’azione“. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin alle celebrazioni per la Giornata della Santa Sede all’Expo Osaka 2025. A livello internazionale, ha aggiunto Parolin, richiamando anche le parole del Papa per una pace “disarmata e disarmante, umile e perseverante”, “diventa un richiamo a un impegno incrollabile al dialogo e alla cooperazione, soprattutto quando tensioni e conflitti sembrano insormontabili”.
Nel suo intervento – riporta Vatican News – il cardinale ha ricordato che le relazioni diplomatiche, stabilite oltre 80 anni fa, si basano oggi su molti valori condivisi e su una proficua cooperazione in particolare nei settori dell’istruzione, della sanità e dell’assistenza sociale. “Altre priorità che stanno a cuore a entrambi – ha spiegato Parolin – sono la pace, la stabilità e i nostri sforzi comuni per limitare la proliferazione incontrollata degli armamenti“. Parolin ha ricordato che quest’anno ricorre l’80esimo anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, “un evento – ha sottolineato – che ha segnato la storia di questo Paese e che ha ulteriormente plasmato il suo incrollabile impegno per la pace”.