Per noi ormai la parola “samaritano” ha acquisito il significato di persona che aiuta senza volere nulla in cambio. A volte viene utilizzata quasi in modo dispregiativo, quando qualcuno dimostra “troppa” disponibilità verso gli altri. Quando Gesù raccontò questa parabola, invece, la parola samaritano indicava una persona straniera, proveniente dalla Samaria.
I samaritani erano persone da evitare, diverse, con cui non parlare. Eppure… eppure quello straniero riuscì a scavalcare i pregiudizi reciproci, l’innata paura del diverso, vedendo davanti a sé una persona. Una persona bisognosa. Gesù è molto chiaro con noi oggi: va’ e fa’ anche tu lo stesso. Anche noi possiamo essere samaritani per qualcuno.