“Da mille strade arriviamo a Roma sui passi della fede”, recita una delle canzoni che i giovani intonano a più riprese, tra le Messe e i momenti di riflessione. E oggi è stato proprio così, i 330 pellegrini trentini sono finalmente giunti alla città eterna, dopo circa 20 chilometri di cammino, questa volta con un bel sole.
Partendo da La Storta, il parroco della parrocchia locale don Paolo ha augurato loro di godersi il primo abbraccio di Roma, lodandoli per “l’eroicità dimostrata dopo una tappa durissima”. L’invito del vescovo Lauro invece è stato il seguente: “Abbiate passioni, lasciatevi travolgere dalla vita che non esiste senza passioni e desideri. Lasciate andare ego, eco e selfie, fate invece come predicava Sant’Agostino: ‘ama e fa ciò che vuoi‘”.

Intorno a mezzogiorno è stata raggiunta la tappa intermedia di Nomadelfia, centro voluto da don Zeno Saltini e il cui significato è letteralmente “dove la fraternità è legge”. Il presidente Francesco Matterazzo ha fatto una panoramica sulle origini della realtà, ricordando di come la vocazione sacerdotale di don Zeno fosse nata proprio tra le montagne trentine. Inviato da don Calabria a Villa San Giovanni per un ritiro di discernimento, don Zeno decise di intraprendere questa strada. I legami con il Trentino non finiscono qui: don Zeno venne invitato negli anni ’70 a Rovereto per parlare di Nomadelfia come esempio di contestazione positiva. Fu il vescovo De Ferrari, allora vescovo di Carpi, a riconoscerli ufficialmente, e pochi mesi dopo a Trento sarebbero stati riconosciuti i focolarini.

Tornando ai nostri giovani: dopo il pranzo presso Nomadelfia sono ripartiti per gli ultimi chilometri, fino a raggiungere la città di Roma e ammirare il “cupolone” dalla terrazza panoramica. Poco dopo hanno costeggiato le mura del Vaticano, passando di fianco alla porta del Perugino e, finalmente, al colonnato di Piazza San Pietro.
Colori, bandiere, volti e carismi da tutte le parti del mondo, come in ogni piazza che si rispetti. Eppure, oggi non era la giornata dedicata alla Porta Santa, e dunque in cammino rapidamente, fino ai pullman che hanno portato i giovani alle rispettive parrocchie dove alloggeranno per i prossimi giorni fino alla Veglia con papa Leone.
La sera, dopo esser stati accolti dalle rispettive parrocchie, è stata celebrata la Messa presso la chiesa di San Bernardo di Chiaravalle. Anche in quest’occasione don Lauro ha ringraziato i ragazzi per gli scambi avuti durante il giorno, per le domande, le curiosità e i momenti di confronto.

La parte più dura del viaggio è andata: da mercoledì si entra nel vivo del pellegrinaggio tra momenti di catechesi, riflessioni e celebrazioni. I giovani sono in attesa, e con loro gli instancabili accompagnatori che, coordinati da don Mattia Vanzo, stanno facendo funzionare la macchina organizzativa alla perfezione.