Cita “Le città del mondo” di Eraldo Affinati il sindaco di Trento Franco Ianeselli, che ha convocato una conferenza stampa per illustrare le opere e le iniziative impostate nei primi cento giorni di consiliatura. “Quando pensiamo ad una città, al di là del singolo provvedimento amministrativo, conta capire qual è l’anima di quella città“, ha esordito, citando i dibattiti in corso su Milano dopo l’apertura dell’inchiesta urbanistica. “La caratteristica principale della nostra Trento è quella di essere una città sociale“, ha affermato Ianeselli, che ha citato il provvedimento da 6 milioni di euro per la riqualificazione delle ex scuole Bellesini, le quali diventeranno, fra due anni, un ostello dei lavoratori da una trentina di posti: un luogo, cioè, dove chi lavora ma non ha un reddito sufficiente per pagare un affitto a prezzo di mercato potrà trovare una sistemazione dignitosa.
Alle ex Bellesini – che diventeranno una “casa della comunità” – verranno ricavate anche delle sale per la circoscrizione e per le associazioni.
Al di là dei provvedimenti sociali, però, “perché una città abbia futuro servono anche le opere”, ha aggiunto il sindaco di Trento, citando i disagi al traffico di questi mesi, e in particolare quelli provocati dalla chiusura di Lungadige Monte Grappa per i lavori al nuovo Hub intermodale della mobilità, che ospiterà la nuova stazione delle corriere e da cui dovrebbe partire anche la nuova funivia Trento-Monte Bondone.
In fase di studio anche una variante strategica al piano regolatore che prende le mosse da uno studio sul fabbisogno residenziale della città commissionato a Nomisma. Dall’indagine, ha spiegato Ianeselli, emerge che per il 2040 serviranno 6.000 nuovi alloggi a Trento e che, allo stato attuale, sono 5.000 quelli sfitti.
Continua la creazione di nuove zone 30 in città. Il Comune ha affidato l’incarico all’architetto Matteo Dondé per una nuova area a Campotrentino, in via Guetti e in via del Commercio, e “ci sono stati alcuni incontri con i dirigenti scolastici per avviare il confronto anche a Mattarello e nel quartiere Solteri“.
Non poteva mancare un riferimento al bypass ferroviario, che sconta ritardi anche dopo essere uscito dalle opere finanziate dal Pnrr. Il cantiere, ha spiegato Ianeselli, è “ben attivo a Mattarello”. Le tempistiche per la chiusura dei lavori sono ancora incerte, ma, ha aggiunto il sindaco, “l’obiettivo del 2030 dobbiamo darcelo, perché quello che non può permettersi la città è un cantiere infinito”. Il Comune attende il cronoprogramma dei lavori, che Rfi dovrebbe consegnare a settembre. “Stiamo insistendo molto – ha aggiunto ancora Ianeselli – sul fatto che, a questo punto, visti i ritardi che ci sono a nord, si può lavorare con le due sole frese da sud, in maniera tale da diminuire un po’ i disagi su via Brennero”. Con Rfi è stato avviato anche un confronto per la redazione di un’analisi costi-benefici riguardo all’interramento della ferrovia storica, ed è in corso di affidamento l’incarico per uno studio paesaggistico e di rinaturalizzazione dell’area di imbocco della galleria della circolazione ferroviaria, all’inizio di via Malvasia. L’idea è quella di creare dei giardini che si svilupperanno tra la scarpata sotto via Pietrastretta e l’area oggi occupata dal cantiere del bypass.