Da oggi, lunedì 11 agosto, con lo stato di agitazione proclamato mercoledì, il personale degli ospedali di Trento e Rovereto si asterrà dal prestare servizio oltre l’orario contrattualmente pattuito nei servizi di pulimento e sanificazione.
“La decisione di non collaborare oltre il monte ore ordinario è stata ritenuta la miglior risposta all’unilateralità di Rekeep e al mancato ascolto dell’azienda alle istanze che le organizzazioni sindacali hanno presentato per conto del personale dei due nosocomi”, affermano Brunella Berté (Filcams Cgil), Gabriele Goller (Fisascat Cisl) e Nicola Petrolli (Uiltrasporti).
“Ripetutamente è stata segnalata l’insufficienza degli organici in parte a Rovereto, ma soprattutto per quanto concerne Trento, dove si registra un turn over sconcertante a cui non corrisponde alcuna volontà di indagarne le motivazioni, un dovere alquanto elementare per un’azienda che opera in questo settore”, aggiungono Berté, Goller e Petrolli. “Si è arrivati al periodo feriale in queste condizioni senza nemmeno la assunzioni di personale stagionale destinato alla coperture delle assenze per le ferie, cosa che ha aggravato una situazione già insoddisfacente. È ovvio che in tali condizioni la conseguenza fisiologica sia l’aumento dei carichi di lavoro per l’organico che vi opera, la richiesta di prestazioni in orario supplementare con rientri e salti di riposo, una miscela che crea comprensibile disagio tra le lavoratrici e i lavoratori”.