“Boicottare tocca a noi”, il 18 agosto al Centro Pace di Rovereto un incontro con Raffaele Spiga

Edifici distrutti nella Striscia di Gaza foto AFP/SIR

Fa parte del ciclo di appuntamenti dal titolo “Per non rassegnarsi”  promosso da Pax Christi e dalla campagna nazionale “Ponti e non muri” l’incontro con Raffaele Spiga, referente BDS Italia in programma lunedì 18 agosto, alle ore 20.30 al Centro Pace di Via Vicenza 5 (sopra Piazza Podestà) a Rovereto.

“Boicottare tocca a noi – cosa possiamo fare contro il genocidio” è il tema di cui parlerà Spiga, referente del movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), in collegamento online. La stragrande maggioranza delle organizzazioni internazionali per i diritti umani, degli esperti ONU, degli studiosi e dei movimenti per la giustizia condividono la strategia del movimento BDS. Il movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) è una campagna globale guidata dai palestinesi che mira a porre pressione su Israele affinché rispetti il diritto internazionale e i diritti umani dei palestinesi.

Gli obiettivi del BDS sono la fine dell’occupazione e della colonizzazione di tutte le terre arabe e lo smantellamento del Muro, il riconoscimento dei diritti fondamentali dei cittadini arabo-palestinesi di Israele alla piena uguaglianza e il rispetto, la protezione e la promozione dei diritti dei profughi palestinesi a tornare alle loro case e proprietà come previsto dalla Risoluzione 194 delle Nazioni Unite. Le fonti sottolineano che l’efficacia del boicottaggio organizzato è maggiore rispetto alle azioni individuali e che il movimento lavora su campagne mirate contro aziende e istituzioni specifiche.

Ampio spazio è dedicato da BDS alla campagna per l’embargo militare, sottolineando la sua base nel diritto internazionale e le azioni concrete per interrompere il commercio di armi e la cooperazione militare tra Italia e Israele. Vengono inoltre discusse le complicazioni legali e la riluttanza del sistema giudiziario italiano a intervenire, nonché il controverso finanziamento europeo a progetti di ricerca e sviluppo in Israele, inclusi quelli con potenziale duplice uso civile-militare.

“Come ricorda la relatrice speciale ONU Francesca Albanese e come confermato dalla storica sentenza della Corte internazionale di Giustizia che ha riconosciuto l’apartheid e l’illegalità dell’occupazione, il BDS non è solo un imperativo morale: è un obbligo legale internazionale, come affermato dall’ex alto funzionario ONU Craig Mokhiber”, spiegano gli organizzatori.

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