A Trento la commemorazione degli internati militari italiani (ex Imi)

Cerimonia commemorazione internati militari

Si è svolta questa mattina in piazza Dante, a Trento, la commemorazione degli internati militari italiani (ex Imi) nell’anniversario dell’armistizio dell’8 settembre 1943, un appuntamento, promosso da Comune di Trento, ANPI, ANEI e Fondazione Museo storico del Trentino, per ricordare i soldati italiani che rifiutarono di schierarsi con il nazifascismo e furono catturati e deportati nei territori della Germania.

Alla cerimonia in piazza Dante, presso la targa affissa sul Palazzo della Provincia in ricordo degli 800 caduti tra i 10mila internati trentini, hanno preso parte anche il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca, Achille Spinelli, la vicesindaca di Trento Elisabetta Bozzarelli, la presidente della sezione Anpi di Trento Marta Anderle, Maurizio Tomasi in qualità di rappresentante dell’Associazione nazionale ex internati nei lager nazisti (ANEI), assieme alle altre autorità civili e militari e alle associazioni combattentistiche e d’arma.

“La cerimonia di oggi, dedicata alla memoria dei soldati italiani, molti dei quali trentini, internati nei lager della Germania nazista, è un momento carico di significato, che ci invita a riflettere sull’importanza di lavorare attivamente per la pace e la libertà, attraverso diplomazia e dialogo. Strumenti fondamentali per conciliare posizioni e ragioni spesso opposte, con l’obiettivo di fermare le guerre ed evitare tragedie come quelle vissute durante la Seconda guerra mondiale. Non sono parole di circostanza, ma un monito concreto, che risuona ancor più forte a pochi giorni dalla Giornata dell’Autonomia, rivolta a sottolineare quel percorso coraggioso intrapreso dal Trentino-Alto Adige/Südtirol per la convivenza pacifica e lo sviluppo. Un modello, questo, che può essere d’esempio per altri territori, oggi nel mondo, attraversati dal dramma dei conflitti che colpiscono in prima istanza i civili”, ha detto nel suo intervento Spinelli.

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