Associazione Docet: “Solidarietà al popolo palestinese e alla Sumud Flotilla”

Gaza, 16 settembre 2025: distruzione causata dai bombardamenti israeliani sul territorio palestinese assediato. Conflitto Israele Palestina (Foto AFP/SIR)

L’associazione Docet “condivide le idealità alla base delle mobilitazioni di questi giorni e dello sciopero generale del 22 settembre (pur lasciando piena libertà ai soci di aderirvi come scelta personale) per esprimere la propria solidarietà al popolo palestinese, per appoggiare la missione della Sumud Flotilla, che cerca di portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, per condannare l’atteggiamento di ipocrisia e connivenza delle istituzioni italiane ed europee e per chiedere l’immediata cessazione del traffico di armi e di collaborazioni con lo stato di Israele, in coerenza con la nostra Costituzione, le nostre leggi e i trattati internazionali”. Lo scrive l’associazione in una nota.

“Se l’educazione è un’espressione di umanità, mai come in questo momento sentiamo l’esigenza di manifestarla. Da più di due anni il popolo palestinese è sottoposto a operazioni di persecuzione, pulizia etnica, sterminio, che si possono legittimamente definire genocidio. Ai bombardamenti sui quartieri civili, sui campi profughi, sulle tendopoli si aggiungono il blocco degli aiuti umanitari, la fame come arma di sterminio, la distruzione di ospedali, scuole e università, con il progetto deliberato di annientare ogni speranza di crescita e di futuro per i palestinesi nella loro terra. In questa situazione, come educatori, sentiamo oggi il dovere di testimoniare quanto sta accadendo, nelle sue dimensioni attuali e nelle sue radici storiche”, aggiunge Docet.

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