Sono stati presentati gli esiti dell’indagine realizzata nell’ambito del Progetto Bullifree, che coinvolge dieci istituti scolastici della Valsugana ed è promosso da Etika, l’offerta luce e gas di Dolomiti Energia ideata con il Gruppo cooperativo.
Dai risultati dell’indagine – che ha coinvolto 3.176 studenti e 1.747 genitori, oltre che 643 persone appartenenti al personale scolastico – emerge che i ragazzi e le ragazze stanno bene a scuola. Sono consapevoli di cosa siano bullismo e cyberbullismo e, se assistono ad un’aggressione, sono inclini ad intervenire, mentre se hanno bisogno di aiuto si rivolgono ad un adulto di riferimento. Pensano inoltre che i comportamenti violenti vadano sanzionati.
L’indagine ha approfondito anche la diffusione di tecnologie attraverso le quali possono manifestarsi atti di cyberbullismo. Sia studenti che adulti sottolineano unanimi che la rete è un “luogo” potenzialmente a rischio. I risultati dicono che la maggior parte dei ragazzi ha ricevuto un cellulare fra i 9 e i 13 anni e che il tempo medio di utilizzo giornaliero è pari a 121 minuti. Il telefono viene utilizzato soprattutto per ascoltare la musica (72%) per guardare video o film (60%), ma anche per studiare (59%). “Solo” dal 45% per chattare e navigare sui social network. Gli influencer sembrano essere ben considerati dato che il 33% dei rispondenti afferma di seguirne oltre 50.