La Diocesi di Trento si stringe alla famiglia di padre Flavio Paoli, il missionario pavoniano nativo di Nanno, disperso dall’11 agosto nei boschi del suo paese e il cui corpo senza vita è stato ritrovato nella giornata di ieri, lunedì 29 settembre, in una zona particolarmente impervia in prossimità del fiume Noce.
“Sono personalmente vicino alla famiglia di padre Flavio, ai religiosi pavoniani, alla comunità di Nanno e della val di Non”, sottolinea l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi. “Il ritrovamento della salma – aggiunge monsignor Tisi – è motivo di consolazione per i familiari che potranno darne cristiana sepoltura, ma riaccende al contempo l’angoscia, difficilmente consolabile, ripensando alle circostanze della sua morte”.
“In padre Flavio – è il ricordo di don Lauro – la Chiesa trentina piange una vita impastata di Vangelo e profezia, testimone coraggioso e libero, paladino di un mondo più giusto, per il quale non ha mai misurato la fatica e superato frequenti ostilità, ma sempre con il sorriso”.
Don Lauro rinnova un grazie sincero a tutti coloro che per molte settimane sono stati coinvolti nelle ricerche. “Dentro questo immenso dolore, la vostra generosità e solidarietà è stata una carezza alla famiglia e alla comunità”.
Il funerale di padre Flavio Paoli si terrà nella chiesa parrocchiale di Nanno giovedì 2 ottobre alle ore 15.
L’arcivescovo Lauro ricorderà il missionario trentino la sera dello stesso giorno in cattedrale, dove alle ore 20 era già prevista la S. Messa per il Giubileo dei migranti e missionari, all’inizio del mese di ottobre dedicato alla missione.
Nato a Nanno (Trento) il 1° novembre 1956, cresce in una famiglia segnata da vocazioni missionarie. Entra nella Congregazione dei Figli di Maria Immacolata (Pavoniani) e viene ordinato sacerdote l’11 giugno 1983. Nel 1993 parte missionario per Asmara (Eritrea), dove opera nella Comunità pavoniana di formazione e al Pavoni Social Centre per ragazzi di strada. Dopo l’iniziale entusiasmo seguito all’indipendenza del Paese, il regime diventa sempre più chiuso e nel 2008 i missionari vengono espulsi.
Trascorre due anni a Sarno (Salerno) in una casa-famiglia pavoniana, poi nel 2011 viene inviato in Burkina Faso, alla periferia di Ouagadougou, per avviare il Centre Effatà Ludovic Pavoni, collegio e scuola per bambini sordi. Qui si dedica all’educazione integrale dei ragazzi, formando anche educatori locali, e impara il francese e la lingua dei segni. Nel novembre 2024 gli viene affidato un nuovo incarico in Nigeria, nella diocesi di Enugu, per aprire una comunità e seguire il seminario. Vi si trasferisce nel maggio 2025. Nell’agosto scorso il rientro a Nanno per un periodo di vacanza.