“Pensiamo al carcere solo come a un luogo di dolore. Ma è anche un luogo di vita, di speranza e persino di amore. Me ne sono reso conto celebrando, tra ieri e oggi, due matrimoni nella casa circondariale di Spini“. Lo ha scritto sui social mercoledì primo ottobre il sindaco di Trento Franco Ianeselli.
“Non cerimonie frettolose e dimesse, ma riti pieni di emozione, con i vestiti da sposa e da sposo, i testimoni, la musica del violoncello suonato da un detenuto, la torta (una favolosa realizzata in carcere), il lancio del riso e del bouquet”, ha aggiunto il sindaco di Trento. “Pensate che una delle due coppie si è conosciuta grazie a un laboratorio teatrale, a ulteriore riprova dell’importanza di queste attività per chi vive in una cella di pochi metri. È dimostrato infatti che quando in carcere si impara un mestiere e si frequentano i percorsi riabilitativi allora il tasso di recidiva si abbassa fino a percentuali vicine allo zero. Statistiche a parte, ringrazio la direttrice del carcere per aver fatto entrare al di là del muro una ventata di umanità che ha lasciato tutti i presenti con gli occhi lucidi di commozione. Auguri di cuore agli sposi: che dalle promesse nuziali cominci davvero una nuova, bellissima storia”.