A Borgo martedì 14 ottobre convegno sul ruolo dell’assistente sociale in Rsa

Martedì 14 ottobre, dalle 14 alle 18, all’Apsp San Lorenzo e Santa Maria della misericordia di Borgo Valsugana è in programma un convegno dal titolo “La centralità della persona nella cura e nella rete: l’integrazione tra sociale e sanitario. Il ruolo dell’assistente sociale in Rsa”. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti e l’evento è anche accreditato Ecm per i professionisti sanitari e gli assistenti sociali.

Dopo i saluti istituzionali è atteso l’intervento dell’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina. Seguiranno le relazioni della professoressa Annamaria Perino dell’Università di Trento, quindi la dottoressa Chiara Panni, assistente sociale e formatrice. A seguire, testimonianze di esperienze nel contesto delle Rsa trentine e venete. In chiusura, un intervento della presidente di Upipa Michela Chiogna.

Dopo i saluti istituzionali è atteso l’intervento dell’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina. Seguiranno le relazioni della professoressa Annamaria Perino dell’Università di Trento, quindi la dottoressa Chiara Panni, assistente sociale e formatrice. A seguire, testimonianze di esperienze nel contesto delle Rsa trentine e venete. In chiusura, un intervento della presidente di Upipa Michela Chiogna.

“Abbiamo deciso di proporre un convegno sul ruolo dell’assistente sociale in Rsa: una figura importantissima, che nella nostra esperienza ha mostrato di poter creare una grande sinergia tra ospiti, personale, familiari e caregiver. Una presenza essenziale per garantire la miglior qualità di vita possibile alle persone che si rivolgono a noi”, commenta il presidente dell’Apsp di Borgo Emanuele Deanesi.

“Abbiamo introdotto la figura dell’assistente sociale nel settembre 2020: eravamo in pieno periodo Covid e l’attenzione nei confronti dei residenti era prettamente sanitaria”, spiega la direttrice dell’Apsp Anna Corradini. “D’altro canto i residenti stessi e i familiari vivevano un dramma personale di mancanza di relazione, da qui la necessità di trovare nuove strategie per poter mantenere i legami. Ora, pur essendo passato il Covid, l’attenzione sulle questioni sanitarie è rimasta prevalente, perché entrano sempre più persone con situazioni sanitarie gravi, deterioramento cognitivo, problematiche psichiatriche. Inoltre vediamo famiglie sempre più in difficoltà, che hanno bisogno loro stesse di un supporto. Per questo l’assistente sociale è ormai “a regime” nella nostra Apsp. La relazione diventa “cura” intesa come benessere, che dunque non è solo sanitario e assistenziale ma anche relazionale. Crediamo che la nostra esperienza potrebbe essere di ispirazione per altre realtà”.

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