A Trento il corso “Sostenibilità che conviene: strategie per bar e ospitalità” mercoledì 5 novembre

Il Trentino tende la mano verso la sostenibilità grazie a FIPE Confcommercio Trentino, con il corso “Sostenibilità che conviene: strategie per bar e ospitalità”, in programma mercoledì 5 novembre alle 14.30, presso SEAC CEFOR a Trento, in via Solteri 56 

L’incontro, condotto da Sara Battistella, consulente e formatrice ESG, sarà dedicato a illustrare come integrare la sostenibilità nella gestione quotidiana dei pubblici esercizi, trasformandola da vincolo percepito a leva competitiva. “Il settore dei pubblici esercizi è in piena trasformazione – ha osservato Sara Battistella -. Integrare pratiche di sostenibilità significa aumentare la resilienza delle imprese e migliorare la redditività. Chi investe in questo percorso non solo riduce i costi, ma accresce la propria reputazione e la fiducia dei clienti”. Il corso vedrà anche la partecipazione di Illycaffè, come testimonianza aziendale di riferimento a livello nazionale per l’integrazione dei principi ESG nella gestione d’impresa. 

Secondo le elaborazioni di FIPE Confcommercio Trentino su dati della Camera di Commercio di Trento, nel periodo 2014–2025 il numero di imprese attive nella classe Ateco 563 (pubblici esercizi e somministrazione di bevande) è sceso da 1.432 a 1.217 unità, con una contrazione complessiva del 15%. Il 2024 si è chiuso con 54 nuove iscrizioni e 115 cessazioni, mentre nei primi nove mesi del 2025 il saldo resta marginalmente positivo (14 aperture e 13 chiusure).  

“Il settore dei pubblici esercizi rappresenta una parte vitale dell’economia trentina e un presidio sociale diffuso in ogni comunità – ha affermato Fabia Roman, presidente dell’Associazione Pubblici Esercizi del Trentino -. Ogni locale aperto è un punto di relazione, di accoglienza, di identità collettiva. Ma per restare tale, deve essere anche un’impresa sana, capace di sostenersi nel tempo. La sostenibilità, in questo senso, non è una moda né un esercizio teorico: è la condizione necessaria per la sopravvivenza e la crescita”. 

A livello nazionale, secondo l’ultimo rapporto FIPE, negli ultimi dieci anni hanno cessato l’attività oltre 21mila pubblici esercizi e nel solo primo semestre del 2025 il saldo tra aperture e chiusure è stato negativo per 706 unità. Un quadro che conferma la necessità di un profondo ripensamento dei modelli di business e delle politiche di sostegno al comparto. 

Per ulteriori informazioni e il modulo di iscrizionewww.unione.tn.it 

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