Upipa, oltre 20.000 gli utenti esterni delle 41 Apsp in Trentino

Sono cinque i tipi di servizio che le 41 Apsp associate a Upipa erogano all’utenza esterna, non residente nelle strutture. Dai pasti a domicilio alla fisioterapia, dal centro diurno agli alloggi protetti, dal supporto psicologico ai punti prelievi: un patrimonio di 196 attività di servizi dislocati su tutto il territorio, che raggiunge anche le aree periferiche e che manifesta la propria utilità nella vita quotidiana delle persone.

I risultati dello studio sono stati già condivisi, discussi e rielaborati all’interno di uno specifico tavolo di lavoro, promosso dalla Provincia autonoma di Trento, come previsto nelle delibere approvate a dicembre dello scorso anno, a favore del miglioramento del sistema delle Rsa trentine. Il tavolo sta lavorando su questi temi da un mese circa e dovrebbe concludere i suoi approfondimenti entro l’anno.

Il numero di residenti nelle Apsp trentine si aggira attorno alle 4.000 unità. Quello degli utenti esterni che accedono ai vari servizi è il quintuplo. Parliamo infatti di 20.444 utenti, che spesso accedono a più servizi, facendo registrare un totale di 550.854 prestazioni.

Una tale costellazione di servizi – e dunque anche di diversi utenti – sta portando alla luce una nuova necessità: quella di poter contare su figure professionali, in particolare assistenti sociali, ma anche psicologi ed educatori professionisti, in grado di portare continuità nella relazione per dare alle persone la certezza di trovare sempre, nella Casa di riposo e nei suoi servizi, le risposte più concrete.

“Nel panorama nazionale – ha spiegato la presidente di Upipa Michela Chiogna – solo il Veneto ha attualmente, riconosciuto a parametro per il personale di Rsa, l’assistente sociale. In generale, però, sia in Lombardia che in Emilia-Romagna, ma anche in altre regioni del centro e sud Italia, le Rsa che propongono servizi al territorio – con in testa la fondamentale funzione dei “posti di sollievo” – contano sulla supervisione di una figura come quella dell’assistente sociale. Quella dei posti di sollievo è un’area chiave per capire l’importanza di queste figure professionali: si accolgono, per residenze temporanee, persone le cui famiglie, per esempio, hanno necessità di riposo o di cure per loro. Si tratta dunque di persone che entrano e ottengono un servizio, ma alle quali va garantita continuità di cura e riferimenti certi anche quanto tornano al proprio domicilio”.

“Voglio aggiungere che il concetto di Rsa aperta, su cui Upipa si sta molto concentrando in questi mesi e anni, non ha un’importanza solo nel presente, ma – al contrario – pare avere un potenziale davvero ampio e non del tutto esplorato per il prossimo futuro, con le note tematiche di invecchiamento generale della popolazione e con la conseguente crescita della domanda di servizi”, ha aggiunto Chiogna.

Il servizio più attivo sul territorio è quello dei pasti a domicilio: lo forniscono ben 28 strutture; segue, con 22, il servizio di centro diurno, dove le persone con buon grado di autonomia possono trovare attività sociali, il pasto, compagnia e all’occorrenza anche bagno assistito o altri servizi. Con 20 troviamo segreteria – orientamento – informazioni (che da solo basta a rendere l’idea della rilevanza della relazione umana con le persone). Con 18, a pari merito, ci sono fisioterapia per esterni e il supporto psicologico. Quindi centro servizi (16); noleggio locali o spazi per associazioni (15); alloggi protetti – comunità alloggio (14); servizi ambulatoriali (13): qui le tipologie sono molteplici, si va dal dietologo al logopedista solo per fare due esempi. Ancora: trasporto – accompagnamento (11); punto prelievi (10); podologia (6); servizi a domicilio (4). La voce “Altri servizi” conta 8 unità. Tra i servizi più particolari, è da ricordare quello offerto, per esempio, dall’Hospice di Mori.

Il sud del Trentino (Comunità Giudicarie, Alto Garda e Ledro, Vallagarina e Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri) è il meglio servito: 92. Praticamente in pari il Nord (Comunità Val di Non, Valle di Sole, Rotaliana Koenigsberg, Paganella, Valle dei Laghi e Territorio Val d’Adige) con 53 e l’Est (Comunità Alta Valsugana e Bernstol, Valsugana e Tesino, Primiero, Comun General de Fascia, Val di Fiemme e Valle di Cembra) con 51.

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