A cinquant’anni dalla legge di riforma dell’ordinamento penitenziario, venerdì 14 e sabato 15 novembre, si terrà al Palazzo di Giurisprudenza dell’Università di Trento il convegno “Emergenza carcere a 50 anni dalla legge di riforma dell’Ordinamento penitenziario”: un’occasione per avere un confronto e parlare di diritti, rieducazione e dignità della pena.
L’iniziativa si propone di riaccendere il dibattito pubblico su una questione che tocca la tenuta stessa dello Stato di diritto. A mezzo secolo dalla legge che avrebbe dovuto umanizzare il carcere e renderlo luogo di rieducazione, gli istituti penitenziari italiani restano sovraffollati, in sofferenza e spesso lontani dallo spirito della Costituzione.
Il convegno, organizzato da Antonia Menghini e da Elena Mattevi, vuole quindi offrire un momento di riflessione e di proposta, nel solco dei principi fondamentali della Repubblica italiana.
L’incontro si articolerà in quattro sessioni di approfondimento: il carcere e la riforma dell’ordinamento penitenziario e cosa è davvero cambiato in cinquant’anni; i diritti dei detenuti, tra riconoscimento formale e tutela effettiva; preclusioni, regimi e circuiti penitenziari in tensione con i principi costituzionali; le misure alternative come strumenti di reinserimento e contrasto alla recidiva.
A chiudere i lavori, una tavola rotonda per mettere a confronto mondo accademico, della magistratura e del sistema carcerario su prospettive di riforma e buone pratiche di umanizzazione della pena.