Più di ottocento persone presenti da tutto il Trentino nel Duomo di Trento per il Giubileo di tutti i ministri della Liturgia, convocati dall’arcivescovo Lauro Tisi domenica 16 novembre. Presenti ministri del canto – con un imponente coro di 200 voci provenienti da Bleggio, Lomaso e Primiero (accanto alla Cappella Musicale del Duomo), lettori e salmisti, ministri straordinari della Comunione, sacristi e oltre 300 chierichetti e chierichette, accolti già dalla mattina per una giornata di fraternità.

“Benvenuti in questa nostra chiesa madre”, ha esordito l’Arcivescovo, salutando anche sindaci e amministratori presenti. “Vogliamo alimentare il sentimento della festa, aiutati dai tanti ministranti: il loro entusiasmo sia per tutti noi un viatico di gioia”.
Nell’omelia, monsignor Tisi ha subito richiamato la Giornata Mondiale dei Poveri, che quest’anno è coincisa con la festa della Cattedrale: “È una felice coincidenza – ha detto – perché i poveri, come ricordano i Padri, sono il tesoro della Chiesa“. Subito un passaggio carico di verità: “Tra i poveri oggi voglio ricordare in modo particolare le vittime degli abusi di cui si è macchiata la Chiesa, arrecando ferite profonde a tanti uomini e donne”.
Richiamando san Giovanni Crisostomo, monsignor Tisi ha quindi legato indissolubilmente liturgia e carità: “Non possiamo onorare Dio nell’Eucaristia e tradirlo nei poveri. Dalla mensa eucaristica si passa ai poveri: non c’è sbocco migliore”.
Al cuore dell’omelia, l’Arcivescovo ha fatto risuonare l’annuncio della speranza cristiana, partendo dalle parole del Salmo scelte da papa Francesco per la Giornata: “Sei tu, mio Signore, la mia speranza”. “La speranza – ha detto Tisi – non è incrociare le dita. È la certezza che nella persona di Gesù è arrivato a noi l’amore gratuito. Se togli il gratuito, l’amore non c’è”.
A tutti i presenti, don Lauro ha consegnato una rinnovata carta di identità cristiana: “Oggi a ognuno di noi è ricordato: tu non sei un problema, un codice fiscale, un centro di costo. Tu sei l’incanto di Dio. E Dio ti tratta sempre da incanto”.