Ricordare insieme per sentirsi insieme. A Zambana serata in ricordo della frana di 70 anni fa

Settant’anni fa, la frana di Zambana. Foto Giorgio Rossi

Una serata per ricordare, settant’anni dopo, l’evento che a più riprese minacciò l’antico abitato di Zambana. Era l’8 settembre 1955, infatti, quando i giornali riportavano la notizia che Zambana era stata raggiunta dalla frana della Paganella. La stazione della funivia invasa dal materiale, il servizio di trasporto interrotto, quattro case sgomberate, reparti militari sul posto, l’abnegazione dei vigili del fuoco mentre sono presenti autorità e tecnici.

Sopralluoghi e strumenti di segnalazione riconobbero nelle settimane successive un grave e imminente pericolo. Era il 24 novembre 1955 quando i tecnici osservarono che il masso si stava muovendo. Quella notte si udivano continui boati e il 25 novembre il masso si staccò dalla parete: si avvertì un forte spostamento d’aria e una densa nube di polvere coprì il paese.

Dopo la frana arrivò l’ordinanza del Presidente della Provincia Albertini, che sanciva lo sgombero del paese entro 36 ore. Per tutto l’inverno squadre di operai volontari e Vigili del fuoco cercarono di arginare e deviare il lento avanzamento della fanghiglia che aveva già sommerso le prime case e la stazione di partenza della funivia.

A marzo, a causa delle violente precipitazioni la situazione peggiorò. Il paese venne dichiarato totalmente inabitabile, fu vietato l’accesso a chiunque, esclusi tecnici e uomini addetti ai lavori agricoli. Fu nell’aprile del ’56 che si verificò un’altra altra grande caduta di materiale e l’urto violento sommerse anche le ultime case rimaste in piedi. Si salvarono la chiesa, la scuola elementare, la scuola materna e le case in periferia.

Non ci furono morti, la popolazione fu avvisata in anticipo, ma quell’evento segnò la comunità: il dolore fu grande, nostalgia e rimpianto invasero l’animo di molti che in quel luogo avevano visto crescere le loro famiglie in uno spirito di condivisione e di solidarietà.

L’intento dell’Amministrazione comunale di Terre d’Adige, attraverso la serata in programma il 25 novembre alle 20 presso il Teatro comunale di Zambana, è quello di dare voce alla memoria della comunità attraverso le storie di chi in passato partecipò ad una campagna di interviste, e di chi oggi ci ricorda quel tempo in cui, ancora giovane o bambino, vide la vita quotidiana travolta dalla frana. Ricordare insieme per sentirsi insieme il titolo scelto per la serata di martedì perché riannodare i fili della memoria, significa cucire un filo con il nostro futuro e rendere l’identità un valore aggiunto per la nostra comunità.

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