“Nessuna si salva da sola” aprirà il sipario del Teatro di Meano, al fine di sensibilizzare contro la violenza di genere, alle 18 di sabato 29 novembre.
Scritto e diretto da Stefania Polidori da un’idea della psicoterapeuta Caterina Rondelli, lo spettacolo utilizzerà il linguaggio del teatro come strumento educativo rivolto alle giovani generazioni e alla cittadinanza.
La serata si aprirà con l’intervento dello storico Davide Conti, autore per Einaudi e consulente dell’Archivio del Senato, che offrirà un inquadramento storico e culturale sulle radici della violenza contro le donne e sul ruolo della democrazia come primo antidoto civile.
Elemento centrale della rappresentazione sarà l’ascolto di una registrazione autentica di un colloquio tra la dr.ssa Rondelli e un uomo autore di violenza, in cura presso il CTM – Centro Trattamento Maltrattanti di Forlì. Un momento di forte impatto che aiuta a comprendere dall’interno le dinamiche della violenza e a maturare maggiore consapevolezza sulle condizioni delle vittime.
La messinscena, rigorosa e priva di ogni spettacolarizzazione, fornisce strumenti per riconoscere i segnali di relazioni affettive pericolose. Fondamentale la testimonianza di Grazia Biondi, sopravvissuta ai maltrattamenti e oggi Presidente dell’Associazione Manden – Diritti Civili e Legalità, che porta sul palco la forza della denuncia e della solidarietà. Accanto a lei si esibiranno Matteo Bartolini, Azzurra Bernabei, Marta Boscherini, Sara Brasini, Alessandro Pasi, Margherita Persiani, Alberto Poggi, Stefania Polidori, Paolo Vallicelli, la danzatrice Elmas, e Vittoriaamaninude con la modella Schizophrenic Art in una performance di body art. Completano il gruppo artistico e tecnico: Andrea Spada, Stefano Nardi, Luca Casarotti, Barbara Berardi, Sandro Foschi, la Parruccheria Ambra Forlì, un’opera di Caterina Zoli e la grafica dell’agenzia Menabò.
Biglietti disponibili su: www.eventbrite.it