Cinque giocatori dell’Aquila Basket entrano nel Registro dei donatori di midollo osseo

Foto Danele Montigiani

Il Laboratorio di tipizzazione HLA dell’Ospedale Santa Chiara di Trento ha ospitato un momento di sport, solidarietà e salute che ha unito simbolicamente tutta la comunità trentina: cinque atleti della Dolomiti Energia Trentino hanno iniziato il percorso di tipizzazione, con prelievo ematico, per l’ingresso nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR).

A compiere questo gesto concreto e carico di significato sono stati Patrick Hassan (bronzo agli Europei U18 2025 con la Nazionale Italiana), Selom Mawugbe e Theo Airhienbuwa (oro agli Europei U20 2025 con l’Italia), e altri quattro membri dello staff tecnico e organizzativo. Nei prossimi giorni sarà il turno di Andrej Jakimovski e Jordan Bayehe, assenti oggi, lunedì primo dicembre, per gli impegni con le rispettive nazionali, insieme ad altri sette membri dello staff: in totale 15 persone del club bianconero pronte a compiere un passo che potrebbe un giorno salvare una vita.

“Da tanti anni Aquila Basket lavora a stretto contatto con le associazioni del territorio”, commenta il presidente di Dolomiti Energia Trento Luigi Longhi. “I giocatori e lo staff si sono messi a disposizione per la tipizzazione, rendendosi potenzialmente disponibili alla donazione di midollo osseo. Credo sia un passaggio fondamentale e un messaggio altrettanto importante per tutti i nostri tifosi, appassionati e non solo: ognuno di noi può compiere un gesto di enorme valore. Il mondo della pallacanestro conosce bene l’importanza di questa scelta: Achille Polonara – a cui mando un grandissimo in bocca al lupo – grazie a un donatore di midollo continua a lottare contro la sua malattia e a vedere crescere le sue speranze. Un sentito ringraziamento ad ADMO e all’Azienda Sanitaria che ci hanno coinvolti in questo progetto: donare il midollo è un gesto dal valore inestimabile”.

“Siamo felicissimi di avere l’opportunità di tipizzare i giocatori: oltre a renderci orgogliosi per ciò che fanno in campo facendoci sognare, stanno dimostrando di essere veri campioni di generosità”, è il commento del presidente di Admo Trentino Alberto Zampiccoli. “Questo gesto è molto importante, perché può salvare la vita di persone malate. È un messaggio forte e chiaro: se lo fanno degli sportivi che del loro corpo fanno uno strumento di lavoro, allora lo può fare davvero chiunque. Non è pericoloso, non comporta rischi e non c’è nulla di cui avere paura”.

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