Il Laboratorio di tipizzazione HLA dell’Ospedale Santa Chiara di Trento ha ospitato un momento di sport, solidarietà e salute che ha unito simbolicamente tutta la comunità trentina: cinque atleti della Dolomiti Energia Trentino hanno iniziato il percorso di tipizzazione, con prelievo ematico, per l’ingresso nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR).
A compiere questo gesto concreto e carico di significato sono stati Patrick Hassan (bronzo agli Europei U18 2025 con la Nazionale Italiana), Selom Mawugbe e Theo Airhienbuwa (oro agli Europei U20 2025 con l’Italia), e altri quattro membri dello staff tecnico e organizzativo. Nei prossimi giorni sarà il turno di Andrej Jakimovski e Jordan Bayehe, assenti oggi, lunedì primo dicembre, per gli impegni con le rispettive nazionali, insieme ad altri sette membri dello staff: in totale 15 persone del club bianconero pronte a compiere un passo che potrebbe un giorno salvare una vita.
“Da tanti anni Aquila Basket lavora a stretto contatto con le associazioni del territorio”, commenta il presidente di Dolomiti Energia Trento Luigi Longhi. “I giocatori e lo staff si sono messi a disposizione per la tipizzazione, rendendosi potenzialmente disponibili alla donazione di midollo osseo. Credo sia un passaggio fondamentale e un messaggio altrettanto importante per tutti i nostri tifosi, appassionati e non solo: ognuno di noi può compiere un gesto di enorme valore. Il mondo della pallacanestro conosce bene l’importanza di questa scelta: Achille Polonara – a cui mando un grandissimo in bocca al lupo – grazie a un donatore di midollo continua a lottare contro la sua malattia e a vedere crescere le sue speranze. Un sentito ringraziamento ad ADMO e all’Azienda Sanitaria che ci hanno coinvolti in questo progetto: donare il midollo è un gesto dal valore inestimabile”.
“Siamo felicissimi di avere l’opportunità di tipizzare i giocatori: oltre a renderci orgogliosi per ciò che fanno in campo facendoci sognare, stanno dimostrando di essere veri campioni di generosità”, è il commento del presidente di Admo Trentino Alberto Zampiccoli. “Questo gesto è molto importante, perché può salvare la vita di persone malate. È un messaggio forte e chiaro: se lo fanno degli sportivi che del loro corpo fanno uno strumento di lavoro, allora lo può fare davvero chiunque. Non è pericoloso, non comporta rischi e non c’è nulla di cui avere paura”.