“La vostra guerra non è la nostra. Noi siamo per l’allegria/ e la grazia, ossia/ la felicità” scriveva Elsa Morante nella raccolta di poesie “Il mondo salvato dai ragazzini”. Questi versi, insieme ad altri di Pablo Neruda, Mary Oliver, Gianni Rodari, Maḥmūd Darwīsh e Wystan Auden, si trovano scritti per terra in alcune strade del centro di Trento, a partire dall’ulivo della pace in piazza Pasi. Possono essere letti passeggiando in via Orne (in corrispondenza di Cappella Vantini), in via Diaz, in via Oriola (all’angolo con via Oss Mazzurana), in piazza Lodron (all’imbocco da piazza Pasi), in via Malpaga e in via Galilei (vicino all’edicola). Insieme costituiscono un piccolo itinerario poetico, un invito alla riflessione.
“Trento dichiara pace”, richiamo esplicito a un verso di Mary Oliver, è il nome del percorso, che parla a questo tempo in cui la guerra è tornata con prepotenza alla ribalta. Condensata nella misura e nell’armonia della poesia, c’è la nostra comune aspirazione alla pace. Il percorso poetico è al tempo stesso un invito alla riflessione e alla partecipazione. Nel cortile interno di palazzo Thun, nelle dodici circoscrizioni cittadine e in piazza Pasi, ai piedi dell’ulivo, i cittadini e le cittadine troveranno una cassetta postale, realizzata dall’Azienda forestale, dove lasciare a loro volta un pensiero poetico da condividere.
Le poesie più belle riceveranno delle menzioni speciali, saranno pubblicate sui quotidiani locali e saranno lette in un evento aperto al pubblico, che si svolgerà lunedì 12 gennaio alle 17.30, a Palazzo Geremia.
Il progetto grafico è curato dalla street artist Silvia Gadda e dall’illustratrice Lorena Martinello, che sono state coadiuvate nella realizzazione dei versi dallo street artist Senka Semak.