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“Mai avrei immaginato di diventare Vescovo: chi mi conosce sa che il desiderio della mia vita è sempre stato quello di essere parroco”. Esordiva così, esattamente un anno fa, il 10 febbraio 2016, don Lauro Tisi, poco dopo l’annuncio della sua nomina a vescovo di Trento. Il vicario degli ultimi undici anni diventava vescovo della stessa diocesi. Un fatto inusuale, che spiazzava le previsioni del toto-vescovo. Un pastore locale, il 122esimo, successore del trentino Luigi Bressan, vescovo per quasi diciassette anni e dal 10 febbraio amministratore apostolico.
Oggi la Chiesa trentina si stringe attorno al proprio vescovo, nel giorno del primo anniversario della sua nomina. Da parte di monsignor Tisi, nessun particolare festeggiamento. E pure nessun commento: “Ne parleremo eventualmente il 3 aprile, a un anno dall’inizio del mio episcopato”, fa sapere mons. Tisi, che oggi sarà a Brescia per parlare della riorganizzazione degli uffici di curia alla luce dell’Evangelii Gaudium di papa Francesco.